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29 Gennaio 2024 - 16:55
È Luciano Spalletti il vincitore della 32esima edizione della Panchina d'oro. Il ct azzurro è stato votato dai colleghi allenatori quale miglior tecnico della passata stagione, in cui ha condotto il Napoli al terzo scudetto della sua storia. "Parto con i ringraziamenti inevitabili: in primis ai miei calciatori, poi a tutti i collaboratori, agli addetti ai lavori, alla società del Napoli, così come a tutta la città che ci ha fatto vincere questo scudetto", ha commentato Spalletti ricevendo il premio dalle mani del presidente della Figc Gabriele Gravina e dal presidente del Settore Tecnico Demetrio Albertini.
Nelle votazioni avvenute questa mattina, il ct ha ottenuto la maggioranza delle preferenze dei colleghi tecnici (42 voti). Dietro di lui Simone Inzaghi con 6 preferenze, mentre terzo è arrivato Stefano Pioli (3 voti).
"Devo dire grazie a tutti voi che siete fonte di ispirazione - ha poi concluso Spalletti rivolgendosi agli allenatori in platea -. Ho cominciato andando a lavorare con mio fratello che mi portava la borsa e la scambiavo con i libri di scuola, ora sono in paradiso ad allenare la Nazionale. In un momento difficile del calcio italiano, possiamo comunque sempre vantare allenatori di primissimo livello, anche nelle maggiori competizioni europee. Ricevere la Panchina d'oro da colleghi di primissimo piano vuol dire ricevere la stima di allenatori fra i più bravi al mondo, è il miglior premio a cui potessi ambire, che auguro a tutti di poter vincere. Questo mi impone di essere un allenatore migliore in futuro".
Per Spalletti si tratta della seconda Panchina d'oro della carriera, dopo quella ottenuta oltre diciotto anni fa, per la stagione 2004/2005, quando era alla guida dell'Udinese. In apertura di giornata, invece, a seguito della proiezione del video tributo a Gigi Riva aveva preso la parola il presidente Gabriele Gravina: "È stata una grande perdita che ha colpito la famiglia del calcio. Gigi Riva è stato un uomo schietto, determinato e onesto. Dal suo ricordo dobbiamo tutti trarre ispirazione, soprattutto dalla sua grande capacità di essere presente e determinante senza reclamare mai allori per se stesso, perché per lui prima venivano gli amici, i compagni e la sua squadra".
Gravina ha poi sottolineato: "Non mi stancherò mai di ripeterlo, l'allenatore è un ruolo determinante all'interno del nostro sistema, ma è divenuto sempre più complesso. È un ruolo guida che deve esprimere leadership e responsabilità non solo in campo, ma in ogni aspetto a 360°". Padrone di casa il presidente del Settore Tecnico, Demetrio Albertini, che ha rivolto un pensiero al presidente Aiac Renzo Ulivieri, in ospedale da due mesi: "Questa è la sua casa e continuerà a esserlo, lo aspettiamo con affetto. In questi anni, come Settore Tecnico, abbiamo ampliato i criteri di selezione per entrare ai corsi della scuola allenatori, cercando di valorizzare i territori con il corso di Responsabile del Settore Giovanile. Il nostro mondo deve aprirsi e farsi contaminare: solo attraverso la contaminazione con altri mondi possiamo migliorare il nostro calcio".
Durante la mattinata - prima del corso di aggiornamento per allenatori professionisti che ha visto proprio la presenza di un docente d'eccezione come l'imprenditore e stilista Brunello Cucinelli, mentre nel pomeriggio la lezione è stata a cura dello stesso Spalletti - i tecnici sono stati chiamati a esprimere le proprie preferenze anche per eleggere i migliori allenatori della scorsa stagione per quanto riguarda la Serie B e la Serie C maschile (per tutte le altre categorie, invece, le votazioni erano state effettuate on-line nei giorni scorsi).
Fabio Grosso ha vinto la Panchina d'argento quale miglior allenatore del campionato cadetto della scorsa stagione: "Grazie davvero a tutti, con grande sincerità è un premio che mi fa molto piacere ricevere - ha detto l'ex tecnico del Frosinone -. Ogni volta che lo vedrò mi ricorderò del percorso bellissimo provato nei due anni e mezzo a Frosinone, chiuso in maniera splendida. Ringrazio la società e tutti i miei ragazzi, lo porto a casa con grande gioia. Lavoriamo e ci mettiamo passione ed entusiasmo per lasciare qualcosa di bello, per emozionarci ed emozionare. Ecco, oggi mi sono emozionato io". Per la Serie C, invece, il premio per il miglior tecnico è andato a Vincenzo Vivarini, che l'anno scorso ha condotto il Catanzaro alla promozione in cadetteria: "Devo dire grazie ai miei colleghi, è stato un campionato bello, combattuto, equilibrato ma soprattutto con grande rispetto fra tutti. Devo dirvi grazie della fiducia riposta in me. Un altro, enorme, grazie va a Catanzaro, che ci ha stimolato, tirando fuori il meglio della squadra".
Abbiamo fatto un campionato importante e c'è stata inoltre una simbiosi incredibile fra città e squadra che ci ha aiutato a superare le difficoltà. Grazie al club, a tutto lo staff e ai miei giocatori, perché è stato davvero un anno sopra le righe". Sul palco dell'auditorium di Coverciano è stato chiamato a ricevere una Panchina d'oro speciale Alberto Bollini, l'attuale tecnico della Nazionale Under 20 che la scorsa estate ha riportato gli Azzurrini dell'Under 19 sul tetto d'Europa dopo diciannove anni. Nei prossimi mesi riceverà una Panchina d'oro speciale anche Emiliano Del Duca, il Ct dell'Italbeach campione d'Europa lo scorso settembre, però a venire perché in partenza per il Mondiale. Per quanto riguarda il calcio femminile, a vincere la Panchina d'oro è stato Alessandro Spugna, che nella scorsa stagione con la Roma ha prima vinto la Supercoppa e quindi poi trionfato in campionato, portando le giallorosse al loro primo Scudetto. La Panchina d'argento è andata invece a Salvatore Colantuono, quest'anno tecnico del Parma, che l'anno scorso è arrivato terzo in Serie B alla guida del Cittadella. Premiata anche l'attuale Ct della Nazionale femminile di Malta, Manuela Tesse, per la Panchina d'argento 2020/2021 ottenuta quando era alla guida del Pomigliano e che non aveva mai avuto l'occasione di ritirare.
Per quanto riguarda il futsal, la Panchina d'oro per il maschile è andata a Salvatore Samperi, che alla guida della Feldi ha portato il titolo nazionale a Eboli, il primo scudetto della storia di una squadra campana. Il miglior responsabile di Settore Giovanile ad aggiudicarsi il premio intitolato allo storico dirigente 'Mino Favini' è stato infine Roberto Samaden, responsabile della 'Sezione per lo sviluppo del calcio giovanile e scolastico' del Settore Tecnico e attuale dirigente dell'Atalanta, che ha ricevuto il premio per la scorsa stagione in cui era all'Inter.
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