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Cannavaro salva l’Udinese ma potrebbe non restare

Cannavaro salva l’Udinese ma potrebbe non restare

Missione compiuta, ma la conferma non è scontata. Fabio Cannavaro potrebbe non essere più l’allenatore dell’Udinese. Un paradosso, per certi versi, perché gli allenatori subentrati in corsa per salvare una squadra quando centrano l’obiettivo si guadagnano la conferma. Questa, però, quasi sempre è soggetta a clausole specifiche. Nel caso di Fabio Cannavaro non è andata così. Il suo contratto è in scadenza il 30 giugno, e l’opzione per proseguire non è automatica in caso di salvezza. Il club friulano ha comunque apprezzato il lavoro dell’allenatore napoletano, coadiuvato dal fratello Paolo come vice e dal tattico Francesco Troise. Però, il presidente Pozzo vuole decidere e valutare cosa sia meglio fare. A Cannavaro è stato riconosciuto l’ottimo lavoro, perché la salvezza non era scontata. Ha instaurato un ottimo rapporto con i calciatori, si è fatto apprezzare per il suo stile (bello l’abbraccio a un disperato Di Francesco, allenatore del Frosinone, subito dopo la retrocessione in B) e soprattutto nel poco tempo a disposizione ha messo in luce il talento dell’attaccante inglese Davis, rimasto per quasi tutta la stagione ai margini. Eppure, il patron friulano si “nasconde” dietro la non obbligatorietà del rinnovo per decidere. È possibile che scelga di confermare Cannavaro, ma forse ha in mente qualche nome diverso. Se eventuali altri obiettivi non saranno centrati, è possibile che tocchi a Cannavaro proseguire. Il napoletano meriterebbe la conferma, sopratuttto per l’obiettivo centrato in così poco tempo. La sua voglia di allenare ha fatto in modo di evitare il rischio di far saltare tutto per un contratto più lungo. Forse la famiglia Pozzo si aspettava una salvezza più tranquilla, ma ciò che conta è che Cannavaro ha dimostrato di poter allenare in Serie A.
 

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