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22 Aprile 2018 - 10:31
Il giorno della grande sfida è arrivato. Grande festa ieri in città e a Torino duemila tifosi partenopei. A Frattamaggiore si canta in chiesa per Insigne e gli azzurri
di Giovanni Scotto
NAPOLI. Forse stavolta non è il solito luogo comune, e nemmeno l’ennesima frase fatta. Juventus-Napoli di questa sera è la partita più importante dell’era De Laurentiis, e probabilmente di questo nuovo secolo.Perché mai come questa volta il Napoli ha la possibilità di mettere le mani su qualcosa di davvero importante. Con tutto il rispetto per le finali di Coppa Italia e Supercoppa, e a maggior ragione per gli ottavi di Champions e le semifinali di Europa League, quella di questa sera a Torino è in un certo senso la “finale” per avvicinarsi davvero al tricolore. Vincere all’Allianz Stadium significherebbe mettersi a -1 dalla Juventus capolista. Il campionato sarebbe definitivamente riaperto e soprattutto sarebbe inevitabile la mazzata psicologica sulla testa della squadra di Allegri, reduce dagli schiaffoni di Cristiano Ronaldo e la rovesciata del crotonese Simy. È pur vero che gli azzurri dovranno fare una vera e propria impresa, visto che nei sette precedenti nel nuovo stadio di Torino non sono riusciti a conquistare nemmeno un punto, anzi solo sonore sconfitte. L’attesa in città è alle stelle.
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