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Diritti Tv, bando annullato e tutto da rifare

Diritti Tv, bando annullato e tutto da rifare

Confermato la sospensiva ottenuta da Sky e annullato il bando che si era aggiudicato la spagnola Mediapro

MILANO. Tutto da rifare. Il giudice del tribunale civile di Milano, Claudio Marangoni, ha confermato la sospensiva, ottenuta da Sky il 16 aprile scorso, e ha annullato il bando con cui l'intermediario spagnolo Mediapro ha messo in vendita i diritti tv di calcio della Serie A per il triennio 2018-2021. In particolare il giudice ha inibito di continuare la gara, sostenendo che il bando non sarebbe "correttamente formulato" rispetto alle regole dell'Antitrust: in un mercato fortemente regolato e di fatto con un monopolista, la legislazione Antitrust cerca di impedire che questo potere si riverberi a valle, in questo senso i pacchetti preconfezionati con ampia durata messi a punti dagli spagnoli di Mediapro potrebbero inibire la libertà degli altri operatori 'costretti' a pagare di più per dei servizi televisivi. Per il giudice, di fatto, il bando deve essere rifatto. A partire da oggi la parte perdente ha 15 giorni di tempo per presentare reclamo e la palla passerà in quel caso a un collegio di giudici, con ulteriore dilatazione dei tempi. Per il giudice del tribunale civile di Milano, Claudio Marangoni, esistono dei "profili critici" rispetto al bando con cui Mediapro ha messo in vendita i diritti tv di calcio della Serie A. In particolare, nel provvedimento in possesso dell'Adnkronos, con cui ha annullato il bando, per il giudice sussiste "il fumus boni iuris del prospettato abuso di posizione dominante posto in essere da Mediapro Italia", mediante la formulazione dei pacchetti offerti. Secondo il giudice il bando potrebbe avere un "effetto distorsivo". L'effetto sarebbe di "determinare gravi squilibri nel mercato e in danno dei singoli operatori dell'informazione interessati in ragione della notevole influenza sulla acquisizione (e perdita) di quote di mercato che l'esito della gara produrrebbe sull'uno o l'altro dei protagonisti della vicenda", si legge nel provvedimento. Il giudice ha annullato il bando sottolineando che lo stesso "potrebbe consolidare una situazione di non corretto equilibrio di mercato per un triennio". L'invito è a riformulare il bando "tenuto conto - si legge nel provvedimento - che i tempi ancora disponibili sembrano consentire la ripresa di una procedura di gara avente diversi contenuti nelle sue proposte di pacchetti". 

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