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15 Maggio 2018 - 12:12
Accordo biennale con il tecnico di Jesi
ROMA. «Roberto Mancini è il nuovo commissario tecnico della Nazionale. La Federazione Italiana Giuoco Calcio comunica di aver concluso un accordo di collaborazione tecnica con Roberto Mancini, che ricoprirà l`incarico di c.t. della Nazionale». Un breve comunicato della Figc dà l'annuncio che la Nazionale passerà da oggi nelle mani del tecnico jesino. Mancini esordirà sulla panchina della Nazionale il 28 maggio contro l'Arabia Saudita. Ecco il calendario dell'Italia: 28 maggio Italia-Arabia Saudita (amichevole a San Gallo - Svizzera), 1 giugno Francia-Italia (amichevole a Nizza), 4 giugno Italia-Olanda(amichevole a Torino), 7 settembre Italia-Polonia (Nations League), 10 settembre Portogallo-Italia (Nations League), 10 ottobre Italia-Ucraina (amichevole). «Volevamo un tecnico che avesse una voglia smisurata di sedere sulla panchina azzurra, una persona di grande competenza tecnica, e la soluzione è la migliore tra le migliori: Roberto Mancini è la persona più indicata per questo grandissimo impegno». Lo ha detto il commissario straordinario della Figc, Roberto Fabbricini, presentando, oggi a Coverciano, il nuovo ct della Nazionale Roberto Mancini.
«Il mio impegno sarà per riportare la Nazionale ad alti livelli, sul tetto del Mondo e sul tetto di Europa, visto che è molti anni che non vinciamo un campionato europeo». Dice il neo commissario azzurro nella sua prima conferenza stampa a Coverciano. «Spero di poter riportare l’Italia alla vittoria. Il mio impegno è questo - sottolinea - Può capitare anche un momento difficile ma la mancata qualificazione ai Mondiali di Russia è un lutto». Il neo commissario azzurro non nasconde l'emozione: «Per me è stato abbastanza semplice scegliere. Sono orgoglioso di guidare la nazionale. Per uno come me che è arrivato nel 1978 in Nazionale con l'under 14 questa è la cosa più bella». E aggiunge: «Penso che diventare il commissario tecnico sia la massima aspirazione per ogni allenatore. Sono tanti anni che alleno e questo è il momento giusto per diventare ct perché bisogna fare qualcosa per la Nazionale. Non essere andati ai Mondiali - per chi tifa Italia da sempre - è una cosa difficile». «Sono abbastanza emozionato perché diventare ct della Nazionale non è qualcosa di banale e non capita sempre» prosegue il tecnico jesino. I vertici federali «mi hanno fatto sentire quello che volevo, che mi volessero al 100%. I miei genitori penso siano orgogliosi. Ringrazio tutti gli allenatori che mi hanno aiutato nella mia crescita, se sono qui lo devo anche a queste persone». Mancini parla poi di Mario Balotelli. «Lo sentiremo e probabilmente lo chiameremo» dice il commissario tecnico della Nazionale.
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