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il duello
19 Settembre 2024 - 08:55
Motta sfida Conte in una partita da scudetto
NAPOLI. Ci siamo. È tutto pronto per il primo grande scontro tra due allenatori della Serie A che vogliono dimostrare di essere i migliori. Sabato pomeriggio allo Stadium si affronteranno Thiago Motta e Antonio Conte. Entrambi sono alla prima esperienza sulle panchine di Juventus e Napoli. Il primo sarebbe potuto essere un tecnico azzurro l’estate scorsa dopo l’addio di Spalletti. Il secondo addirittura sarebbe potuto tornare in bianconero. Ma tutto ciò non è successo. Ognuno ha preso strade diverse. E tra tre giorni si sfideranno in un match che vale già il primato. Il brasiliano è arrivato a Torino dopo l’incredibile exploit di Bologna. Il salentino era fermo e ha accettato volentieri l’offerta di Aurelio De Laurentiis. Le condizioni sono state diverse. Thiago è sbarcato in una squadra in Champions mentre Antonio ha trovato disastri. La crescita partenopea, però, si sta già cominciando a vedere. L’ambizione dell’ex ct è quella di entrare già nella storia. E se dovesse conquistare un prezioso successo nello stadio che è stato suo farebbe un gran passo in avanti. Darebbe un segnale forte alle dirette concorrenti. Si metterebbe a +4 dalla Signora aspettando il risultato dell’Inter.
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I MODULI. Ci saranno due filosofie di calcio diverse allo Stadium. Motta si è portato dall’esperienza felsinea il 4-2-3-1. Conte, invece, ha voluto ribaltare il pensiero del 4-3-3 e da inizio stagione sta giocando con il 3-4-2-1. Il bianconero ha avuto una partenza sprint vincendo le prime due gare poi è andato in sofferenza contro Roma ed Empoli conquistando solo due pareggi. L’azzurro, invece, ha perso a Verona mentre ha incassato nove punti nelle altre tre partite. Nove punti rispetto agli otto della sua vecchia Signora. Le difficoltà le hanno mostrate sia Juventus che Napoli. Certo, in Champions si è vinto senza troppi problemi contro il Psv Eindhoven. Ma adesso Motta deve fare i conti con un avversario spigoloso. Conte non può disputare le Coppe e ne sta approfittando per mettere a punto uno schieramento quasi perfetto per non permettere alla Juventus di sfruttare le caratteristiche dei suoi uomini. C’è da capire se vorrà coprirsi a centrocampo inserendo uno dei due scozzesi o se vorrà rimanere a due con Lobotka ed Anguissa rinati. Dovesse optare per un 3-5-2 dovrebbe rinunciare a Politano a destra perché mai sacrificherebbe Kvara al fianco di Lukaku. C’è anche l’opzione del 4-3-3. Praticamente si metterebbe a specchio. Gli uomini per poter adattarsi ce l’ha. La in mezzo McTominay assieme allo slovacco e al camerunense potrebbe fare la differenza impedendo a Koopmeiners e soci di avere la superiorità. Di Lorenzo tornerebbe a fare il terzino con Olivera dall’altra parte e con Rrahmani e Buongiorno centrali. In avanti il tridente è quello attuale con la variante Neres al posto di Politano. È tutto da decifrare la volontà dell’allenatore salentino. Anche perché ci tiene all’effetto sorpresa. Mentre il collega Motta va sul sicuro, lui deve avere per forza dei dubbi tattici. Poi magari più avanti comincerà ad andare sul velluto. Ma avendo il gruppo al completo solo da poco tempo ha bisogno di sperimentare durante le sessioni alcune scelte e movimenti da fare. Di certo non si può soffrire come contro il Cagliari. Meret è diventato un baluardo ma l’attacco juventino, al di là di Vlahovic che si è fermato, può fare male in qualsiasi momento. È uno stop adesso non sarebbe proprio ottimale.
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