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sport e cultura
26 Novembre 2024 - 19:19
ROMA. Nel Salone d’Onore del CONI, premiati i vincitori del 41° Premio di Cultura Sportiva Beppe Viola nel corso di una cerimonia tenutasi lunedì 25 novembre. Il Salone d’Onore del CONI è la location che ormai da cinque anni ospita tale cerimonia.
A presentare ufficialmente la kermesse è stato il Direttore Generale dell’Associazione Beppe Viola, Filippo Minichino, che ha aperto con un breve discorso ricordando l’importanza di questo appuntamento, prima di lasciare la parola al ‘padrone di casa’ Gabriele Gravina, presidente della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) e premiato con questo riconoscimento nel 2005.
«Per noi è un un grande piacere ospitare la presentazione del premio – ha detto il presidente – Un grazie a Raffaele Minichino, amico e organizzatore del premio, per aver voluto condividere con noi un percorso straordinario e virtuoso su cui investiamo tantissimo, che è il binomio tra sport e cultura. Cerchiamo sempre di trasformare la congiunzione in predicato verbale, da ‘sport e cultura’ a ‘sport è cultura’. Un premio dedicato a un gigante del giornalismo italiano che ci fa conoscere e diffondere l’evoluzione del mondo dello sport e del mondo della comunicazione».
A seguire, a portare il suo saluto è stato il presidente dell’Associazione Beppe Viola, Raffaele Minichino, che ha ricordato la storia del Premio, iniziata nel lontano 1984 con la prima edizione al Piper di Roma, e che ha visto la sua evoluzione in giro per l’Italia, passando dall’Aranciera di San Sisto, al Castello di Santa Severa, fino al Castello degli Estensi di Ferrara con il collegamento al ‘Processo del Lunedì’ di Aldo Biscardi.
Successivamente anche l’intervento di Bruno Molea, presidente dell’AiCS, l’ente di promozione sportiva che da sempre è al fianco del Premio Beppe Viola e del Torneo Beppe Viola. Il presidente ha voluto fortemente ricordare che quest’anno la cerimonia di premiazione avverrà in concomitanza con la Giornata Internazionale contro la violenza di genere.In conclusione le parole di Bruno Giordano, ex calciatore, bomber della Lazio e del Napoli, e premiato nel 2010 con il Premio Beppe Viola, sempre vicinissimo alle cause dell’Associazione Beppe Viola.
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