Corazzata azzurra: quinta vittoria di fila

P uro godimento al Maradona. Battuto un tenace Verona (2-0). L’Inter insegue, l’Atalanta si allontana, il Napoli vola. Squadra azzurra in piena salute sfonda sugli esterni. Neres impazza a sinistra stordendo Faraoni e Spinazzola (terzino per l’indisponibile Olivera) si inserisce in attacco saltando Belahyane. A destra funziona il terzetto dello scudetto (Anguissa, Di Lorenzo, Politano). Al centro, Lukaku gioca la migliore partita e sfodera gli assist per i due gol. È un Napoli irresistibile. Il Verona si protegge con una difesa a cinque, marca a uomo i centrocampisti azzurri che però con le loro continue rotazioni non danno punti di riferimento. Il Verona ha la capacità di non arrendersi mai. Lotta, si distende in attacco, ma Rrahmani è un gigante e Juan Jesus, alla quarta partita da titolare, è vigile. Per la seconda volta il Napoli infila cinque vittorie di seguito. Per la dodicesima volta non prende gol, migliore difesa del campionato. Il Napoli resta saldamente in testa alla vigilia di un giro di partite importanti: l’Atalanta fuori, la Juventus in casa, la Roma in trasferta.

IL NAPOLI aggredisce subito la partita ed è in vantaggio dopo cinque minuti. Di Lorenzo duetta con Lukaku e prende il palo: Montipo con la schiena devia in rete. Il raddoppio si fa aspettare. Dettaglio curioso del primo tempo: il Napoli è in vantaggio senza tirare mai in porta escludendo la conclusione di Di Lorenzo (zero tiri anche per il Verona). Troppo frenetici gli assalti azzurri, imprecisione nei tocchi finali. Sette conclusioni fuori bersaglio. Ma Neres è uno spettacolo nel giorno dell’addio di Kvaratskhelia. Le serpentine, i dribbling, i cross del brasiliano valgono il prezzo del biglietto. Tutto il Napoli, però, gioca alla grande. Manca il raddoppio nel primo tempo per le conclusioni alte di Anguissa (6’) e McTominay (31’) invitati al gol da Neres.

SI GIOCA SUL FILO del minimo vantaggio. Il Verona si esalta nel recupero della palla, ma arriva a Meret solo del finale con Kastanos (82’) e Livramento (88). Il Napoli, intanto, non molla la presa. Montipo sventa la conclusione di McTominay (49’), Faraoni salva sulla linea il colpo di testa di Rrahmani (50’), ancora Rrahmani sfiora il gol con un secondo colpo di testa alto (51’). Alla fine la pressione azzurra trova il raddoppio (62’) quando Lukaku fa sponda per Anguissa che con tre tocchi al limite prepara il tiro del due a zero (terzo gol del camerunese nelle ultime cinque partite). Il Napoli domina, Politano e Neres assistono la difesa sui contrattacchi veronesi. La vittoria non sembra mai in dubbio. Il Napoli domina per tecnica e fisicità. Gioca a un tocco. La girandola di Anguissa, Lobotka e McTominay disorienta l’assetto difensivo dei veneti.

NERES è un continuo spauracchio per il lato destro del Verona. I terzini azzurri, Di orenzo e Spinazzola, sono continuamente in appoggio all’azione offensiva. La vittoria sul Verona è stata lo splendido seguito del successo di Firenze. La squadra è in stato di grazia. Brillante e poderosa. Le sostituzioni (76’ Simeone per Lukaku, Ngonge per Politano, Raspadori per McTominay) non aggiungono nulla. C’è anche Mazzocchi per Spinazzola (83’). Uscita di Neres tra gli applausi (90’ entra Zerbin). Si va verso la svolta in testa alla classifica con gli impegni di alto livello che attendono il Napoli. Ma gli azzurri giocheranno a Bergamo dopo Atalanta-Juventus di martedì. Ogni impresa è possibile per questo Napoli rilanciato da Conte.

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