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Napoli

L'addio di Kvara: «So che siete dispiaciuti, un giorno vi racconterò tutto»

Dopo due anni e mezzo e uno scudetto vinto

Kvara saluta Napoli: «È il momento di dirci addio»

«Cari napoletani, è difficile e doloroso ma è arrivato il momento di dirci addio. Qui ho vissuto un periodo straordinario e accumulato ricordi bellissimi». Così sul suo profilo Instagram Kvicha Kvaratskhelia, in procinto di passare al Paris Saint Germain, saluta il Napoli dopo due anni e mezzo e uno scudetto vinto.

«Napoli è stata casa mia, dove grazie a ognuno di voi mi sono sentito veramente bene - aggiunge il 23enne georgiano -. Ripercorro nella mente il cammino che abbiamo fatto insieme ed è molto emozionante. Non dimenticherò mai i primi passi nello stadio, i vostri cori e i tifosi, sempre speciali, sia in casa che in trasferta. Napoli è una città che vive di calcio e sono felice di essere stato parte di questa grande storia. Qui ho imparato tanto, sia in campo sia fuori e sono cresciuto. È stato un grande onore vestire la maglia azzurra. Voglio ringraziare ogni persona che lavora nel club, gli allenatori, ogni membro dello staff, i miei compagni di squadra e i tifosi. Vi saluto, ma rimarrete sempre nel mio cuore».

«Oggi probabilmente ho messo piede per l'ultima volta a Napoli. Prima di partire, desideravo profondamente fare questo passo. Questo luogo (il Maradona, ndr), ogni singolo ricordo, ogni grido dei tifosi sono diventati memorie che porterò sempre nel cuore -ha sottolineato Kvaratskhelia-. Sono arrivato qui come un ragazzino che pochi conoscevano e ora lascio questo posto come uomo portando con me l'amore di tante persone, molte vittorie e soprattutto quel tanto desiderato Scudetto, il titolo di campioni che questa città ha sognato per tanti anni. Oggi sono venuto qui con le due persone più speciali della mia vita: Nitsa che è sempre stata al mio fianco e ha condiviso con me ogni momento importante e il nostro Damiane che oggi è allo stadio per l'ultima volta. Quando crescerà e guarderà questo video voglio che ne sia orgoglioso».

«Volevo venire qui prima di partire (il murales di Maradona, ndr) perché questo è un luogo speciale. Qui si sente intensamente cosa significhi veramente Diego per questa città. Qui lo amano più di chiunque altro e qualsiasi cosa. Diego vive nel cuore di ogni napoletano e sarà sempre così. Questo luogo ha un'energia e una forza uniche, Napoli e Diego vivono l'uno per l'altra. Diego è il Dio del calcio e questo lo si percepisce più fortemente in questa città. Essere qui ora è particolarmente emozionante, devo salutare i tifosi, la squadra e la città e anche Diego. Addio Diego. Addio Napoli. Sono arrivato a Napoli da solo, ma ora siamo in tre. È una città molto caratteristica e affascinante, sembra che ogni luogo abbia una sua storia da raccontare e riesce a fartela sentire. La gente è molto calorosa e secondo me somigliano molto a noi georgiani. Ci sentiamo abbastanza vicini. Probabilmente è anche grazie a questo che mi sono abituato e affezionato così tanto a questo posto. Forza Napoli...», ha concluso il 23enne georgiano. 

 

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