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26 Gennaio 2025 - 09:16
Un Napoli strepitoso, si difende nel primo tempo, concede il vantaggio alla Juventus (43’ Kolo Muani), ma nella ripresa strapazza la Juve e rimonta (57’ Anguissa, 68’ Lukaku rigore). Impazzisce il Maradona, si leva da brividi il canto Ohi vita mia. Non ci sono squadre imbattibili, aveva detto Conte, e il Napoli assesta alla Juventus la prima sconfitta in campionato. La regina dei pareggi naufraga al Maradona. Settima vittoria consecutiva degli azzurri, saldamente in testa.
L’Inter deve inseguire (oggi a Lecce). Il Napoli regge col minimo danno un primo tempo giocato a difendere sotto la pressione della Juventus. Un errore di Lobotka e un intervento sfortunato di Anguissa offrono a Kolo Muani il vantaggio bianconero. Zero tiri in porta degli azzurri, due conclusioni fuori di Politano.
La Juventus marca a uomo e, nel primo tempo, sembra avere ragione. McKennie su Neres, Gatti su Lukaku, Cambiaso su Politano e Kalulu battitore libero. Poi Locatelli su McTominay, Thuram su Anguissa, Koopmeiners su Lobotka. Avventandosi in avanti, Nico Gonzalez trova l’opposizione di Di Lorenzo, Kolo Muani contro Rrahmani, Yildiz su Spinazzola. Il Napoli fatica a reggere i duelli individuali.
Lobotka sembra smarrito. Ma nella ripresa è un’altra musica. Il Napoli rientra dagli spogliatoi da squadra padrona, riprende il controllo del match, non patisce più gli scontri diretti e assalta la porta di Di Gregorio. Nel secondo tempo, si rianima Lobotka, Anguissa è devastante, Politano irriducibile, McTominay e Spinazzola emergono, Neres sacrificatosi in copertura nei primi 45 minuti dilaga, Lukaku impegna Gatti in un duello tra giganti.
Un Napoli, superbo capolista, trancia letteralmente la Juventus che perde brio, si abbassa e va in sofferenza. Anguissa è l’uomo del match. Pressa la costruzione dal basso della Juve (Kalulu), polverizza Thuram, vince tutti i contrasti, difende e attacca. E Lukaku entra prepotentemente in partita. Politano, già sulla scena nel primo tempo, si esalta maggiormente. Lobotka riscatta la prima parte grigia della gara. Spinazzola gioca una gran partita.
Il Napoli è addosso alla Juve. Di Lorenzo aumenta la pressione offensiva. La Juve moltiplica i falli (15), spesso graziata dall’arbitro Chiffi. Di Gregorio inchioda sulla linea il colpo di testa di Lukaku sul cross di Spinazzola (50’). Salvataggio miracoloso. E’ il segnale della riscossa. Il Napoli è scatenato, la Juve si sgonfia. E il migliore azzurro, Anguissa, colpisce di testa sul cross di Politano (secondo migliore azzurro) timbrando il pareggio.
Il Napoli ha in pugno la partita. Quinto centro per Anguissa. La Juve fa i primi cambi (64’ Mbangula per Yildiz e Savona per Cambiaso). Yildiz dopo un primo tempo animoso esce di scena. La Juve è costretta a difendere in massa, il Napoli la opprime e rimonta. In area, fallo di Locatelli su McTominay e Lukaku non perdona dagli undici metri (nono gol del belga, il terzo nelle ultime quattro partite). Se il Napoli aveva magnificamente difeso nel primo tempo reggendo l’urto della Juve, nella ripresa la squadra bianconera geme sotto l’assalto degli azzurri.
Thiago Motta fa altri cambi (74’ Conceicao per Nico Gonzalez e Douglas Luiz per Locatelli). Conte non cambia nulla. Il Napoli aggressivo sembra stremato, ma tiene in pugno il match. I cambi azzurri arrivano alla fine (82’ Mazzocchi per Politano stremato, 89’ Gilmour per Lobotka e Simeone per Lukaku, 92’ Ngonge per Neres). Thiago Motta tenta l’ultima carta, Vlahovic per Kolo Muani (82’). Ma la Juve non ha più chance, non ha più energia, arretra confusamente, cambia le marcature, Savona su Neres e McKennie su Politano. In attacco gioca con Nico Gonzalez a destra e Mbangula a sinistra, Kolo Muani non si vede più. Un Napoli folgorante fulmina la Juventus.
Nei cinque minuti di recupero, Ngonge sfiora il gol, Simeone è fermato due volte fallosamente. Il Napoli finisce alla grande, la Juventus gira palla confusamente, si adagia sulla sconfitta. Al giro delle partite importanti, il Napoli ha battuto l’Atalanta a Bergamo e la Juve al Maradona. Restano le due trasferte con Roma e Lazio, le partite più impegnative, prima del confronto diretto con l’Inter.
La condizione atletica degli azzurri è formidabile, arma vincente che ha disossato la Juve del possesso-palla, rimandata 16 punti indietro. Il Napoli lotta per lo scudetto, 17 vittorie (9 in casa). La Juve aveva giocato martedì in Belgio per la Champions (0-0 col Club Brugge) presentando sei giocatori reduci da quella partita. Si è spenta dopo il primo tempo. Il Napoli ha giocato con Spinazzola per Olivera infortunato e non aveva una panchina ricca come quella bianconera. Ha schiacciato la Juve. Ohi vita mia.
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