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L'allenatore
26 Gennaio 2025 - 09:21
Antonio Conte
NAPOLI. Una goduria la festa del “Maradona” dopo la bella vittoria contro la Juventus. E in effetti Antonio Cotne ha ragione quando dice che c’è poco da dire e molto, appunto... da godere. Ma quando fa l’analisi della partita e del momento non si lascia andare a facili euforie.
«Alleno un gruppo di ragazzi che sa affrontare anche difficoltà che si presentano in extremis, come l’infortunio al polpaccio di Olivera. La forza del gruppo nasce dalla voglia di credere nel lavoro quotidiano, in campo si vedono i risultati di ciò che prepariamo durante la settimana. Vorrei ricordare che abbiamo battuto un avversario che ha una rosa fortissima, che si sta ulteriormente rinforzando in questa sessione di mercato e che non aveva ancora perso in campionato. Vincere consecutivamente contro Atalanta e Juventus acuisce la nostra autostima, ci sono capitati episodi che avrebbero potuto ammazzare chiunque e invece siamo stati bravi a non piangerci addosso».
Una crescita continua...
«A volte mi chiedono cosa manca a questa squadra, ma un vero leader valorizza ciò che ha a disposizione. È su questo che provo a fare la differenza. I ragazzi credono ciecamente in ciò che facciamo, se leggiamo numeri e statistiche ci viene quasi il mal di testa se pensiamo a quanto accadeva l’anno scorso. Ricordatevi il distacco siderale che c’era tra quel Napoli e squadre come Juventus, Inter e Atalanta. Invece oggi siamo riusciti a ribaltare la situazione contro chi, per storia, deve sempre lottare per vincere senza se e senza ma».
Secondo te ha visto la partita Kvara?
«Possiamo solo augurare a Kvara e alla sua famiglia ogni bene possibile. Ha fatto la sua scelta, non ho trovato bello che gli agenti trattavano già da tempo col Psg. Noi andiamo avanti, nessuno è indispensabile».
La squadra non si è lasciata distrarre dal mercato e i tifosi hanno cantato
«Non dobbiamo mai ammazzare l’entusiasmo che è linfa vitale per noi. Dobbiamo tenere i piedi per terra, perché quello fatto fino adesso è straordinario, Abbiamo già fatto gli stessi punti dell’anno scorso senza Osimben, Kvara e Zielinski. È bello vedere che nei momenti di di difficoltà, mercato e infortuni, non cambia niente. Questo è motivo di grande soddisfazione per me perché tutti sono coinvolti. Mi dispiace di non dare più minutaggio ad alcuni come Gilmour e Raspadori, ma abbiamo solo una competizione. Abbiamo già cambiato 4 giocatori rispetto a inizio gennaio. Dobbiamo restare umili e pedalare ma sicuramente oggi abbiamo battuto una grande squadra che l’anno scorso ci ha dato tanti punti di differenza».
Quale ricordo si porta a casa stasera?
«Tutte le partite sono speciali, perché vincere significa portare a casa tre punti. Stasera abbiamo portato altro fieno in cascina per la Champioons, cosa non scontata. E’ motivo di grande soddisfazione aver battuto una grande squadra che si sta rinforzando sul mercato».
Un acquisto sarebbe un segno forte da parte della società?
«Non è che se possa venire qualcuno... Tutti siamo bravi a dire chi manca, potrei essere bravissimo a dire chi manca. Il mio ruolo di capo gruppo mi deve far pensare a chi ho in casa e a fare la differenza con loro. Sapevamo che il club sapeva benissimo che il mercato di gennaio sarebbe stato difficile».
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