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27 Gennaio 2025 - 08:50
NAPOLI. Il viaggio del Napoli verso lo scudetto continua. Non c’è modo di fermare la corsa di un gruppo che ha la voglia matta di andare a vincere il titolo tricolore. È impazzito di gioia il popolo azzurro per la vittoria contro la Juventus. Per come è arrivata, poi, la goduria è stata ancora maggiore.
La rimonta al Maradona sull’odiata Signora ha galvanizzato ancora di più una piazza che proprio non ce la faceva a vivere questa sfida come una qualsiasi. Lo stesso Conte a fine match si è lasciato andare: «La storia dice che contro di loro bisogna sempre vincere». E l’ha fatto da avversario in una maniera unica. Dando così il dispiacere della prima sconfitta stagionale ai suoi vecchi tifosi.
LA CRESCITA. Il percorso di Di Lorenzo e compagni, dunque, si è arricchito di un altro esame. Di una prova che ha evidenziato ancora di più l’evoluzione di una squadra che ha già conquistato gli stessi punti dell’intero scorso torneo solo alla terza sfida del girone di ritorno. A prescindere dal risultato, don Antonio da Lecce sta incassando successi con il gioco. E proprio per questo motivo ha mandato dei messaggi diretti a chi viene incensata mediaticamente.
Ci sono avversarie che sembrano più profumate e pettinate ma stanno dietro per il momento. Ci fosse stato il Napoli al posto della Juventus a quest’ora si sarebbe chiesta la testa di Conte. Ed, invece, Thiago Motta ha ancora credito. Il salentino, però, va avanti per la sua strada. E neanche l’emergenza lo ferma. Senza Buongiorno, Olivera e il sostituto di Kvara ha mandato al tappeto la combriccola bianconera.
Nel primo tempo si è sofferto molto ma nella ripresa è stata tutt’altra storia. Il Napoli ha comandato il gioco in lungo e in largo. Anguissa è andato a fare l’attaccante puro. In occasione del rigore causato da Locatelli il buon Lukaku è uscito fuori e McTominay si è messo al suo posto. Il belga ha servito lo scozzese che è stato atterrato nettamente in area. Da dischetto Big-Rom non ha perdonato. Alla fine la vittoria è stata meritata evidenziando qualità tattiche importanti. Altro che catenaccio e contropiede. Due parole che Conte non vuole sentire.
Sta faticando molto a Castel Volturno per dare un’entità calcistica al suo gruppo. Ci sta riuscendo bene coinvolgendo l’intera rosa. Anche quelli che vengono impiegati poco o mai si sentono parte integrante di una cavalcata straordinaria verso il massimo obiettivo. Certo, la stagione è ancora lunga.
Si è solo alla terza partita del girone di ritorno ma di questo passo e con le integrazioni importanti (dall’infermeria e dal mercato) si può viaggiare a ritmi alti fino a maggio. Di sicuro è difficile oggi battere la capolista. Per informazioni chiedere alla Juventus che fino all’altra sera aveva ancora vuota la casella delle sconfitte.
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