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17 Marzo 2025 - 09:21
Il Napoli non vince più e la sfida-scudetto impallidisce. L’Inter scappa a +3 vincendo a Bergamo (Inter 64, Napoli 61, Atalanta 58). Gli azzurri si arenano a Venezia (0-0) in una partita in cui soffrono l’aggressività dei lagunari e sono respinti dalle prodezze del portiere Radu (quattro parate decisive) e dal palo di Raspadori a inizio gara.
Ma è anche vero che Meret, nei minuti di recupero, ha evitato la sconfitta sulla conclusione di Nicolussi Caviglia e che, nel primo tempo, prima Meret salvava su Perez e poi Rrahmani a porta vuota intercettava il tiro di Fila. E’ il Venezia, penultimo, a fare bella figura con Duncan e Nicolussi (di gran lunga il migliore in campo) che hanno sovrastato i due play azzurri Lobotka e Gilmour e con Kike Perez, Ellertsson e Maric (esce per infortunio al 37’) che hanno messo in difficoltà il lato destro della difesa napoletana. Meno incisivo l’ex Zerbin sull’altro lato.
Contro il ceko Fila è stata dura per Buongiorno e Rrahmani. E’ stato un Napoli troppo impreciso (controsole nel primo tempo, altra difficoltà) che ha avuto le occasioni per vincere, ma ha giocato una partita poco concreta. Il Venezia ha bloccato la corsia destra azzurra (Di Lorenzo-Politano), ha fatto intensità centralmente limitando Lukaku e McTominay, ha controllato Raspadori consentendogli poche giocate, ha sofferto le puntate di Spinazzola senza però subire danni. Il Napoli è alla settima partita con una sola vittoria (cinque pareggi, una sconfitta).
Conte ha apprezzato la prestazione dei suoi e si è arrabbiato per il contropiede finale del Venezia (sei lagunari contro due azzurri) che avrebbe abbattuto il Napoli senza l’intervento decisivo di Meret. Ma, poco prima, Simeone aveva fallito la palla della vittoria. Dettagli. La delusione è grande per il mancato successo. Correndo di più e meglio, occupando ogni zona del campo, avventandosi velocemente in attacco, raddoppiando i controlli in difesa, il Venezia ha giocato una grande partita. Il Napoli non è stato all’altezza delle aspettative, messo in imbarazzo dal ritmo degli avversari, soprattutto nel primo tempo, e dai rapidi capovolgimenti di fronte dei veneziani.
Nicolussi Caviglia è stato il dominatore assoluto che ha oscurato il centrocampo azzurro. Ma, poi, sono state decisive le parate di Radu. In ogni caso, due punti persi contro una squadra destinata a retrocedere, ma che è in un buon momento. Ha inchiodato sullo 0-0 la Lazio, l’Atalanta e il Napoli. Il pressing alto del Venezia mette subito in difficoltà il Napoli che, però, alla prima uscita, colpisce il palo con Raspadori (5’). Il Napoli soffre la velocità dei lagunari, sfrontati e di buona qualità. Nicolussi Caviglia protegge la difesa nero-verde e imposta anche l’offensiva che ha nello spagnolo Kike Perez il giocatore più vivace (Di Lorenzo in difficoltà). Non sono brillanti Lobotka e Gilmour, lenti e prevedibili.
Lukaku incita la squadra. Radu si oppone prima alla conclusione di Raspadori e successivamente al colpo di testa di McTominay (18’). Il Napoli non sfonda contro un Venezia che si batte a viso aperto, non si limita a difendere, ma attacca creando pericoli contro un Napoli insicuro in difesa. Meret salva su Perez, porta vuota e Rrahmani la protegge dal tiro successivo di Fila (41’). Il risultato è in bilico perché anche il Venezia va a un passo dal gol.
Nel finale di tempo, altro salvataggio di Radu sul colpo di testa di Lukaku (45’), inchiodando il pallone sulla linea di porta, poi un’uscita provvidenziale sui piedi di Di Lorenzo giunto nell’area piccola. La ripresa è meno effervescente, il Venezia non molla e il Napoli non riesce a strappare la vittoria. Conte fa quattro cambi (76’): Juan Jesus per Rrahmani dolorante, Anguissa per Gilmour, Olivera per Spinazzola e Okafor per Raspadori. Il Napoli non migliora. Il Venezia va due volte vicino al successo pieno. Palla-gol fuori di Gytkjaer (82’) e il salvataggio di Meret su Colussi (95’). In mezzo la palla-gol che Simeone subentrato a Lukaku batte alta (93’).
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