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“Anema e Core”, Maradona ancora pieno

Domenica l’ennesimo sold out per una sfida col Milan che non si può sbagliare

“Anema e Core”, Maradona ancora pieno

NAPOLI. L’ultima partita al Maradona è stata molto emozionante. E non solo per il risultato finale. Il 2-1 alla Fiorentina è stato anticipato da un pre unico nel suo genere. Gli striscioni apparsi nelle due Curve hanno caricato non poco i giocatori in campo, l’allenatore e naturalmente tutti gli altri tifosi presenti sugli spalti. “Anema e Core” è stato un mantra per una partita che non doveva essere sbagliata. Ed, infatti, alla fine è arrivato il successo. Anche domenica contro il Milan la posta in palio sarà molto alta.

Di Lorenzo e compagni hanno un assoluto bisogno dei tre punti per non perdere di vista l’Inter che nel pomeriggio ospiterà l’Udinese al Meazza. Potrebbe già essere un incontro da dentro o fuori. Gli ultrà non si ripeteranno con i messaggi visti con la Viola ma sicuramente spingeranno i propri beniamini dall’inizio alla fine. “Anema e Core” sono ormai indelebili. Sono tatuati dentro i calciatori.

Si ricordano bene gli azzurri quanto è importante avere un popolo così caloroso alle spalle. Ed è per questo che faranno di tutto per dargli una grande soddisfazione. Fuorigrotta deve tornare a fare la differenza come prima del pari di febbraio con l’Udinese. I successi si conquistano soprattutto tra le mura amiche. Se poi c’è il pubblico delle grandi occasioni ancora meglio.

I NUMERI. Domenica con il Milan sarà il decimo sold out stagionale, il sesto consecutivo. Presenze straordinarie allo stadio. Naturalmente i risultati vincenti sono stati trainanti. Anche la presenza di Conte ha fatto la sua parte. Da subito i tifosi napoletani si sono legati all’allenatore salentino. Che nonostante abbia un’anima juventina, ha fatto innamorare tutti del suo credo calcistico. Segno che il sangue bianconero conta a poco quando si sbarca in riva al Golfo.

Si è integrato benissimo il leccese in una città che ama il calcio come non mai e che a volte va anche oltre. Ma da buon uomo del Sud ha capito come stimolare la piazza. Dovesse vincere il campionato diventerebbe ancora più importante di Spalletti. Lucianone ha lasciato il segno e si è voluto fare un tatuaggio dedicato al tricolore del 2023. Ma prima di sognare il titolo bisogna tornare a vincere.

Il pari con il Venezia prima della sosta ha permesso all’Inter si portarsi a +3 in graduatoria. È ancora tutto in gioco a patto che non si dia la possibilità ai meneghini di scappare. Ed ecco che domenica col Milan si dovrà assolutamente vincere. Anche perché sugli spalti c’è voglia di fare festa come con la Fiorentina. Inoltre, il Diavolo non perde in terra partenopea da un bel po’ di anni. Sarebbe il caso di dargli un bel dispiacere mandandolo all’inferno così come successe nella partita d’andata.

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