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07 Aprile 2025 - 10:27
NAPOLI. La prima volta non si scorda mai. Ne ha contezza Modesto Lo Prejato, vent'anni a breve e aspirante ingegnere meccanico che fa del tennis la sua passione. Da coltivare quotidianamente, per quanto lo studio e gli esami universitari ne riducano progressivamente le ore di allenamento sui campi della Napoli Tennis Center di Fuorigrotta. Modesto è casertano di Capua, nipote dello storico maestro Fitp Aldo Cherchi, e domenica pomeriggio si è riscoperto sul veloce del Tennis e Padel Academy di Qualiano il ragazzo più felice del mondo. Davanti alla sua famiglia il ragazzone mancino, che batte forte e legge molto bene le partite, ha vinto la Spring Cup, torneo Open diretto dal giudice arbitro Francesco Piccolo che ha riscosso grande successo tecnico e di partecipazione. Un break nel primo set e un'altalena emozionale nel secondo che ha gestito meglio dell'avversario di turno, il bravo e ritrovato compagno di allenamenti Francesco Genovese, sono state le tappe che hanno consentito a Lo Prejato di chiudere 6-4 6-4 e alzare il trofeo qualianese.
«E' stata una settimana molto intensa e ci tenevo tantissimo a chiudere nel migliore dei modi. - ci dice Lo Prejato, che a Qualiano ha vinto il suo primo torneo nel circuito Open - Sono stato bravo a tenere alta la concentrazione e a rispondere bene al ritorno di Francesco nel secondo set. Lui è un giocatore forte, nulla era pertanto scontato».
Lo Prejato ha infilato nell'ordine il 3.1 Antonio Puzio con doppio 6-1, quindi il favorito numero uno del seeding, il 2.6 Filippo Russo 6-1 10-5 e in semifinale il 2.7 e pari classifica Federico De Matteo con lo score di 6-2 6-4. Importante anche il cammino nella parte bassa del tabellone di Francesco Genovese (2.8), tornato all'attività agonistica dopo oltre un anno di assenza per le conseguenze di un brutto strappo addominale. Il classe 2008 Genovese si è sbarazzato all'esordio del pari classifica Giuseppe Abbate 6-1 7-6, quindi ha estromesso in due set il 2.7 e seconda testa di serie Matteo Totaro 6-3 6-4, prima conquistare la finale ai danni del 2.7 Ettore Iannitti, battuto 6-3 7-5.
La Spring Cup ha consentito ancora una volta agli appassionati campani della racchetta di godere dell'accoglienza e dei confort che ormai da anni garantisce il Tennis e Padel Academy di Qualiano. Il maestro Dario Ruvo e Gaia De Meo gestiscono in maniera esemplare una struttura che è una vera e propria oasi, in quella ampia distesa territoriale che ha attirato di recente anche le attenzioni del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, in continua ricerca di una sede stabile per la sua società.
«Il tennis è uno spettacolo, alla stregua dei successi dei nostri grandi campioni. - racconta Raffaele De Leonardis, sindaco di Qualiano. Siamo molto contenti di poter assistere a tornei di livello così alto. Ma anche di coltivare il sogno che prima o poi da questi campi, un ragazzo delle nostre terre possa aspirare ad un posto al sole nel tennis che conta. I complimenti vanno ai gestori, che sin dal primo giorno si sono impegnati con la cittadinanza a perseguire i valori della professionalità e della passione per lo sport».
Dopo il match di finale tra Lo Prejato e Genovese ci siamo intrattenuti con il maestro Dario Ruvo, che ha inteso tracciare il tradizionale bilancio dell'attività del club che dirige assieme a Gaia De Meo.
«Siamo imprenditori ma prima ancora innamorati dello sport e dei sogni dei ragazzi. Investiamo ogni giorno passione e sacrifici che tuttavia non ci pesano. Il loro sorriso ci ripaga moltiplicando il nostro impegno. A questo torneo ne seguiranno altri, con il piacere solito di accogliere quanti decideranno di venire a trovarci».
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