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07 Aprile 2025 - 12:31
NAPOLI. Passa per la via Emilia l’operazione rimonta del Napoli nella corsa allo scudetto. Sabato pomeriggio il Parma è riuscito a frenare la corsa dell’Inter con un 2-2 finale che ha fatto molto felice Conte e il popolo partenopeo. Stasera, sempre in quella zona geografica d’Italia, gli azzurri devono assolutamente battere il Bologna per andare a -1 dalla capolista nerazzurra. Sarebbe straordinario sfruttare questa grande occasione quando poi mancheranno sette giornate al termine del campionato.
Sembrava tutto scritto al Tardini nel primo tempo. Ed, invece, nella ripresa sono venuti fuori i ducali facendo un bel regalo a Di Lorenzo e compagni. Per completare l’opera bisogna incassare il successo al Dall’Ara. La vittoria in trasferta manca dal 18 gennaio scorso. È passato tantissimo tempo da quel 2- 3 in casa dell’Atalanta. Ecco, quindi, che per continuare a sognare lo scudetto si deve battere un’avversaria che sta vivendo un momento meraviglioso. Vincenzo Italiano sorride da cinque turni consecutivi e ha praticamente eliminato l’Empoli nella semifinale d’andata con un secco 3-0.
In casa Napoli si è contenti per aver mandato al Diavolo il Milan la scorsa domenica ma la seconda parte di gara ha dato un po’ di problemi. Come del resto all’Inter. Conte ha studiato questa partita tutta la settimana. Ha voglia di buttarsi alle spalle un po’ di fantasmi. E non vede l’ora di accorciare nei confronti della sua vecchia Inter. Purtroppo non sarà in panchina stasera. Ma saprà guidare la squadra anche dall’alto. Stellini ha sempre vinto nei sette precedenti dove ha sostituito il suo allenatore. Quale migliore occasione per puntare all’ottava vittoria di fila.
LA FORMAZIONE. È tutta scritta la squadra che dovrà vedersela con il bel Bologna. Impossibile pensare ad un ritorno al 3-5-2. Si va in campo con il 4-3- 3 che tanto bene ha fatto in passato. C’è da sciogliere solo il dubbio a centrocampo. Anguissa o Gilmour? Sembra favorito Zambo ma non è detto che lo scozzese non lo superi al fotofinish. Si deve solo capire se si parte con la quantità o la qualità. Il camerunense è un totem la in mezzo. E se è al top non c’è verso di fermarlo. Diventa fondamentale anche in fase offensiva sfruttando anche le occasioni per segnare.
Billy, invece, sa muovere la palla in profondità permettendo agli attaccanti di andare via. Gli altri due elementi sono Lobotka e naturalmente McTominay. Lo slovacco si sta riprendendo. Devono fare tutti attenzione alla fantasia di Freuler e Pobega che sanno come andare via. In difesa nulla si muove. Si va avanti con la solita linea a 4. Ormai Olivera si è preso la fascia. Spinazzola dovrebbe rientrare in panchina ma l’uruguaiano è il top per il gioco che vuole esprimere Conte. Sa accentrarsi e spingere senza difficoltà. La settimana scorsa era un po’ in affanno nel finale perché rientrava dalla Nazionale dove contro la Bolivia aveva giocato a più di 4mila metri di altezza.
Rrahmani e Buongiorno non possono distrarsi un secondo al cospetto di Castro. Senza dimenticare Ndoye e Dominguez. Di Lorenzo dall’altra parte deve sì difendere ma anche attaccare come sa fare lui. Con il Milan è diventato il perno principale della fase di spinta. Nella gara d’andata fu lui a sbloccare il risultato al Maradona. Più su del capitano, infatti, c’è come sempre Politano. L’esterno è carico dopo il gol al Milan e non vede l’ora di ripetersi. La sua velocità può mettere in crisi la fascia sinistra dei felsinei.
Ma anche Neres dall’altra parte non scherza. Il brasiliano ha più minuti nelle gambe e sicuramente andrà a cercare l’uno contro uno per creare la superiorità numerica. Al comando dell’attacco come sempre Lukaku. Il belga cerca il 401esimo gol della carriera e l’undicesimo personale in maglia azzurra. È carico e concentrato. E non vede l’ora di vincere per avvicinarsi ancora di più allo scudetto.
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