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29 Aprile 2025 - 09:35
Scott McTominay
NAPOLI. Chiamatela pure la legge di Scott. Non c’è verso di fermare la furia di McTominay. Dove passa il guerriero scozzese non cresce più l’erba. Se oggi il Napoli può sognare veramente il quarto scudetto il merito è soprattutto di questo ragazzone arrivato dal Manchester United. Ben cinque i gol realizzati dal centrocampista nato a Lancaster nelle ultime tre partite.
Due all’Empoli, uno al Monza e altri due al Torino. Et voilà: gli azzurri hanno recuperato sei punti all’Inter e sono volati a +3 in classifica a quattro giornate dal termine. Un exploit incredibile ed inaspettato. Sicuramente arrivando dalla Premier c’era la possibilità che fosse un pezzo forte. Ma da qui a pensare che potesse sparigliare e segnare undici gol nessuno lo poteva immaginare.
Fortunatamente per Conte sta andando alla grande e le performances degli ultimi tre match sono state decisive per volare verso il quarto scudetto della storia. Certo, è ancora tutto in gioco ma considerato che manca davvero poco al termine del torneo le chance per arrivare primi sono aumentate. Anche in virtù di un cammino da parte dei campioni d’Italia in carica che è ancora ricco di sfide e di obiettivi da raggiungere.
Di certo il crollo avuto con Bologna e Roma sono stati decisivi per perdere la vetta. A dare un’altra mazzata a Simone Inzaghi è stata la batosta nella semifinale di Coppa Italia con il Milan. Il 3-0 incassato nel derby ha fatto perdere sicurezze a Barella e soci. Gli impegni con il Barcellona in Champions, poi, non promettono niente di buono. Conte, invece, può preparare le partite con la settimana tipo. Anche se gli infortuni stanno diventando un problema.
A CACCIA DELLA STORIA. McTominay non vuole fermarsi più. Al momento è già entrato nella storia del Napoli come centrocampista bomber. Nessuno ha fatto meglio di lui al primo anno. Neanche Hamsik. È già in doppia cifra e può addirittura raddoppiare il suo record realizzativo con la maglia dello United. Al massimo in Premier era arrivato a quota sette reti. Nulla in confronto al bottino attuale con la casacca partenopea.
Ma a prescindere dalla bravura sotto porta è un calciatore completo. In mezzo al campo si far rispettare con tecnica e forza e dà una mano anche alla difesa in fase di non possesso. È ovunque ed è per questo che Conte lo fa sempre giocare e lo tiene in campo fino alla fine. Rimase fuori solo con il Milan perché nella notte venne colpito da uno stato influenzale.
Da quando è tornato, però, non c’è verso di fermarlo. È una garanzia e soprattutto sotto porta non perdona. Per informazioni chiedere a Milinkovic Savic. Il gigante del Torino proprio non è riuscito a fare miracoli. Così come all’andata, a punirlo è stato sempre lo scozzese. La famosa legge di Scott.
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