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Corsa scudetto

Napoli, ancora 90 minuti

Il Napoli pareggia a Parma e ringrazia la Lazio, che riacciuffa due volte l'Inter. Tutto rimandato alla gara col Cagliari, ma gli azzurri recriminano per i tre legni colpiti. Espulso Conte

Napoli, ancora 90 minuti

Roba da rimetterci il cuore. Il Napoli s’inchioda sul pareggio a Parma(0-0) colpendo tre legni, ma l’Inter (contro la Lazio) non riesce a togliere la ciliegina dalla torta azzurra perché il laziale Pedro la costringe al pareggio (2-2). Classifica immutata. Napoli avanti di un punto sull’Inter. Come prima, più di prima.

Lo scudetto è vicino. Prossimo e ultimo turno: NapoliCagliari, Como-Inter. A venti minuti dalla fine il caos nei cuori dei tremila tifosi azzurri presenti al Tardini. Occhio al Napoli e occhio sui telefonini per seguire le vicende di San Siro. Si può dire che Pedro, un gol e un rigore, è stato a distanza il vero cannoniere del Napoli in una serata con tutte le partite in contemporanea.

A venti minuti dalla fine, con l’Inter che con Bisseck stava vincendo 1-0 alla conclusione del primo tempo, e il Napoli bloccato sullo 0-0 a Parma, Pedro siglava il primo pareggio della Lazio a San Siro. Ma subito dopo, l’Inter tornava in vantaggio (Dumfries). Il Napoli era spaccato.

Aveva alzato il ritmo, cambiato l’attacco (69’ Neres per Raspadori, 80’ Ngonge per Politano e Simeone per Lukaku), ma la squadra azzurra, col Parma tutto in difesa, non riusciva a trovare il gol-vittoria. Tre legni lo avevano fermato: 33’ palo di Anguissa dopo un sombrero su Leoni, 57’ traversa alta di Politano, 71’ traversa di McTominay sulla deviazione del portiere Suzuki.

C’era da disperarsi. Ma arrivava la seconda buona notizia da San Siro, il pareggio su rigore della Lazio. Conte, espulso come Chivu nel concitato finale, urlava agli azzurri di tenere palla, di non scoprirsi, di difendere per far passare il tempo che si allungava col recupero sino al 103’. Botta a sorpresa. Fallo di Lovik su Neres in area (96’). Rigore! No. L’arbitro, richiamato dal Var, andava a controllare.

Rigore cancellato per fallo precedente di Simeone su Circati. Ma, intanto, finiva la partita di San Siro (2-2) e il pareggio degli azzurri a Parma andava benissimo. Primo tempo opaco del Napoli. Il giovane Leoni (1,95) cancellava Lukaku. Scialba la regia di Gilmour (Lobotka infortunato). Raddoppi degli emiliani su McTominay e Raspadori. Anche sulle corsie, il Parma raddoppiava su Politano e Spinazzola.

In replica, la squadra emiliana filava in attacco con i lanci lunghi del portiere e dei difensori per saltare il centrocampo azzurro. Meret salvava in due occasioni sempre su Sohm (30’ e 46’). Il Napoli stava faticosamente in campo. Il Parma era più agile, più leggero nello spirito. Il Napoli era oppresso dal peso della posta in palio. Gli azzurri, dopo un primo tempo lento, incerto, fiacco, aumentavano il ritmo all’ora di gioco.

Ora il Napoli era una squadra più decisa nel cercare la vittoria. Ma c’erano la traversa di Politano e il palo di McTominay a frenarlo, dopo il legno di Anguissa nel primo tempo. Il Parma si raccoglieva tutto in difesa, il pareggio gli valeva la salvezza. Per tutto il secondo tempo si è giocato guardando la partita di San Siro. Le sostituzioni davano più energia agli azzurri, ma resisteva lo 0-0, pericoloso nel timore che l’Inter prevalesse. La squadra nerazzurra non ha prevalso e il Napoli poteva festeggiare il primo posto (per 23 giornate al comando).

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