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19 Maggio 2025 - 14:59
Pedro
Napoli si sveglia con una novità che scalda il cuore dei tifosi, anche se Pedro, il campione spagnolo della Lazio, non indossa la maglia azzurra. La sua doppietta contro l’Inter ha rappresentato molto più di una semplice performance di calcio: ha acceso l’entusiasmo di una città appassionata, che vede la possibile svolta nella corsa scudetto.
La serata di ieri si è chiusa con strade vuote e un silenzio quasi surreale, rotto da un motivo inconfondibile, reso celebre da Raffaella Carrà negli anni ’80: il tormentone di "Pedro", che ha riecheggiato tra le case e davanti ai bar, dove i tifosi si sono radunati con più schermi per seguire anche i risultati in diretta da San Siro.
La passione si è riversata anche sui social, con tanti supporter azzurri che hanno espresso la loro gioia, intonando a squarciagola il coro dedicato all’attaccante della Lazio.
Ma la consacrazione di Pedro è arrivata anche in un luogo simbolo di Napoli, la via dei presepi, ovvero San Gregorio Armeno. Qui, tra le botteghe che da sempre celebrano il sacro e il profano, il maestro Marco Ferrigno ha deciso di realizzare una statuina dedicata al calciatore. La statuina, ancora in fase di lavorazione, lo raffigura mentre esulta con il dito puntato al cielo e la maglia biancoceleste, mentre sul basamento azzurro campeggia l’incisione "Grazie Pedro".
Ferrigno spiega che si tratta di un omaggio sincero: «Pedro è entrato senza volerlo nel cuore dei napoletani. A Napoli non dimentichiamo chi ci dà una mano, anche se veste un’altra maglia». La notizia si è rapidamente diffusa tra i vicoli, attirando l’attenzione di alcuni tifosi desiderosi di possedere un simbolo di questa stagione imprevedibile.
Uno di loro, visibilmente emozionato, ha commentato: «La comprerò e la metterò sul comodino fino a venerdì». Per Ferrigno, questa statuina rappresenta più di un semplice oggetto: «Il presepe napoletano è cronaca e cuore. In questo momento storico, Pedro ci stava. È il simbolo del colpo di scena che Napoli vive come destino».
La statuina sarà pronta prima di venerdì e il maestro ha già in mente due possibilità: metterla in vetrina o inserirla nel presepe dello scudetto, anche se, tra le righe, si percepisce il rispetto per la scaramanzia che avvolge Napoli. A Napoli, anche la terracotta sa rispettare il sacro e il profano, e Pedro, con la sua doppietta, ha saputo conquistare anche il cuore della città che non dimentica facilmente i propri “eroi", anche se vestiti di biancoceleste.
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