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Uno juventino che dice no alla Juve, Adl ha capavolto il calcio in Italia

Certo è che oggi ha tolto potere al Nord dando lustro al Sud

Uno juventino che dice no alla Juve, Adl ha capavolto il calcio in Italia

Aurelio De Laurentiis

L’anno scorso, di questi tempi, Antonio Conte avrebbe pagato oro pur di tornare alla Juventus. Il suo desiderio era quello di poter allenare di nuovo a casa. Nelle vene del tecnico salentino scorre sangue bianconero. Madama gli ha dato tutto sia da calciatore che da allenatore. A Torino ci vive, ha casa, amici, sua figlia va a scuola, la moglie Elisabetta è molto integrata essendosi trasferita da piccola.

Giuntoli, però, non lo volle. Il buon Cristiano aveva paura di perdere potere con il rientro alla casa madre del figliuol prodigo. Tonino non è uno che si fa comandare. E quindi meglio tenerlo lontano dalla Continassa e puntare su Thiago Motta. Purtroppo il progetto dell’ex uomo mercato del Napoli è fallito. Ed ecco che gli Elkann avevano pensato opportuno di riaffidarsi ad un uomo fidato. A colui il quale avrebbe lasciato tutto pur di rimettersi con il suo primo amore. Ma nessuno, però, aveva fatto i conti con Aurelio De Laurentiis.

Avevano dimenticato un po’ tutti le qualità del produttore cinematografico. Erano convinti che il presidente si sarebbe messo da parte aprendo la porta al suo allenatore campione d’Italia. ed invece no. È sceso in campo con tutte le sue armi Adl. Avendo un potere economico non da poco e potendo contare su un esercito di tifosi calorosi ha trattenuto Antonio dando una svolta al calcio italiano. Praticamente l’ha capovolto il pallone del Belpaese.

Ragazzi, ha fatto dire di no alla Juve da uno juventino. Incredibile ma vero. A 76 anni compiuti il giorno dopo il quarto scudetto il patron azzurro ha dato prova di una qualità imprenditoriale incredibile. Potendo muoversi sul mercato senza problemi e sfruttando l’onda del popolo partenopeo ha trattenuto Conte con delle mosse strategiche.

Ha fatto muovere gli altri e poi ha fatto scaccomatto al re. In questo caso la regina. O meglio ancora la Signora. Aurelio può essere simpatico, antipatico, importa poco. Certo è che oggi ha tolto il potere al Nord dando lustro al Sud. E quindi sarebbe il caso di elogiarlo invece di trovare sempre il modo di offenderlo.

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