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la nazionale in crisi

Flop Spalletti: prima la Moldavia, poi da Gravina

C’è tensione tra il ct e il presidente Figc: pronti Ranieri e Pioli

Napoli campione, Spalletti: «Titolo straordinario, ho pianto»

Luciano Spalletti

COVERCIANO. Una brutta figura così mette tutti in discussione. Nessuno può ritenersi incolpevole per ciò che è successo sabato sera ad Oslo. La sconfitta con la Norvegia è stata tosta. Ma a prescindere dal risultato, quel ko può già costare la qualificazione al prossimo mondiale. Proprio così. Anche se si dovesse arrivare primi con gli avversari dell’altra sera, la differenza reti è tanta e quindi al massimo si andrebbe di nuovo ai play off. Certo è che se si gioca in quel modo si può perdere contro chiunque.

ALTA TENSIONE. Il flop di Spalletti è evidente. È chiaro anche al presidente Gravina che il suo ct ha fallito. Sicuramente la partita di domani con la Moldovia sarà fondamentale per capire bene cosa fare. Lucianone ha fatto sapere che parlerà con il suo capo e poi si prenderanno le giuste decisioni. Le dimissioni sarebbero la miglior cosa da fare. Ma anche il numero uno della Figc dovrebbe pensare ad andare via. D’altronde Tavecchio, quando l’Italia non conquistò la qualificazione al Mondiale, fece le valigie dopo aver mandato via Ventura. Il dirigente abruzzese, invece, è rimasto in poltrona anche dopo il fallimento di Mancini. Serviva una svolta ma non si è voluto alzare dalla sedia principale del pallone tricolore. E ci si è ritrovati sempre allo stesso punto.

IL FUTURO. Con Massimiliano Allegri e Carlo Ancelotti che hanno già trovato una panchina per i prossimi anni, i giovani in rampa di lancio non sembrano essere profili ideali per riaprire un nuovo ciclo. Da considerare ci sono anche le tempistiche, con una qualificazione per il Mondiale che va assolutamente raggiunta. Al momento, le due alternative più plausibili sembrano Stefano Pioli, che però è vicini alla panchina della Fiorentina, e la suggestione Claudio Ranieri, anche se l'ex tecnico della Roma è impegnato con la società giallorossa e difficilmente cambierà idea. La panchina dell'Italia potrebbe farlo vacillare. Qualcuno, però, ha guardato anche ai campioni del mondo del 2006.

Fabio Cannavaro, per esempio, potrebbe essere un valido tecnico capace di cambiare un po’ le sorti di una Italia che proprio non riesce a muoversi più come ai vecchi tempi. Il napoletano è libero e sarebbe a disposizione da subito. Pure Gennaro Gattuso sarebbe disposto a mettersi alla guida della Nazionale. Così come Alberto Gilardino e Andrea Pirlo. Qualcuno che corra al capezzale della Nazionale c’è. Dipende da ciò che succede domani a Reggio Emilia contro la Moldovia. Ma sarebbe il caso di cambiare velocemente prima dell’estate altrimenti la percentuale di rimanere di nuovo fuori dal Mondiale aumenta non poco.

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