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Napoli
14 Giugno 2025 - 08:59
Aurelio De Laurentiis
NAPOLI. Comanda Aurelio. Oggi il campionato italiano ha un solo padrone: De Laurentiis. Il produttore romano si è preso la scena all’indomani della conquista del suo secondo scudetto, il quarto della storia partenopea. Ha lasciato tutti indietro il numero uno azzurro. Che si tratti di patron fisici o fondi, non ha fatto prigionieri.
Tenendo come sempre i conti a posto ha fatto capire chiaramente come si può fare calcio ad alti livelli senza indebitarsi fino al collo. Due anni fa di questi tempi era convinto di essere il Marchese del Grillo. «Io so io e voi non siete un c...», continuava a ripetere. Poi, però, facendo tutto da solo si ritrovò in una selva oscura e al termine del torneo si rese conto di aver fallito. La scorsa estate scelse Conte e tutto è cambiato. In bene naturalmente.
È rimasto in silenzio per una intera stagione. Ha rischiato di perdere Tonino dopo la cessione di Kvara a gennaio. Ma poi ha rimediato e se lo è tenuto stretto. E oggi mostra il petto. È l’unico a poter contare su una bella cifra per rinforzare la squadra per il prossimo anno. «Dovrò investire 300 milioni di euro», disse alla presentazione dei ritiri. Una barca di soldi. Una piscina d’oro dove Paperon dei Paperoni si tuffava. Gli altri, purtroppo, potranno solo guardare.
La Juventus per esempio ha solo 80 milioni di budget da sfruttare. Niente in confronto alle cifre di Aurelione. Che, però, non è intenzionato a fare sprechi. Giusto prendere i calciatori forti ma senza strapagarli.
IL COLPACCIO E NON SOLO. Intanto ha ingaggiato ufficialmente Kevin De Bruyne. Giovedì il campione belga è arrivato a Roma per sottoporsi alle visite mediche e per firmare il contratto con il Napoli. Ha cambiato mentalità il patron. Ha fatto ricredere anche quelli che lo offendevano con un appellativo poco gradevole.
KDB è la prova evidente che si vuole continuare a vincere. Kevin non ha accettato solo perché vuole immergersi nel mondo Napoli e vivere le emozioni che gli ha raccontato Lukaku. Il belga ha capito che c’è un progetto serio che porta a lottare per grandi obiettivi.
Altrimenti la vista del Golfo, l’amore per il calcio e tutto il resto non lo avrebbero mai convinto. I tifosi si sono goduti una bella giornata seguendo ora per ora i passi dell’ex City nella Capitale. Avrebbero voluto abbracciarlo subito ma il centrocampista è ripartito per andarsi a rilassare prima di mettersi a disposizione di Conte già a Dimaro Folgaria.
È stato il primo tassello di un gruppo che dovrà confermarsi in campionato e dovrà provare ad arrivare lontano in Champions magari alzando anche la Supercoppa Italiana. E perché no anche la Coppa Italia. Kev, però, da solo non può fare niente. Ed è per questo che il presidente e il ds Manna stanno cercando di arrivare ad altri pezzi forti.
A parte il giovane Marianucci si stanno valutando altri profili che dovranno rendere la rosa di Conte competitiva. Si dovranno coprire dei ruoli fondamentali in difesa, a centrocampo e in attacco. Certo, non tutti saranno dei campioni come De Bruyne ma di nomi importanti ce ne sono e sicuramente Aurelione proverà a prenderli.
IL PENSIERO. Intervenendo agli Stati Generali della Cultura a Napoli, De Laurentiis ha voluto chiamare in causa Conte: «Puoi fare qualunque altra attività perché vedrai sempre il particolare nel totale, non lascerai nulla al caso. Come dice il buon Conte “amma faticá”, perché le cose non te le regala nessuno, però bisogna conoscere il mercato».
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