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Montoro: assegnate a Cesinali le maglie di campioni campani

Esordienti e allievi di scena nella 71esima Coppa

Montoro: assegnate a Cesinali le maglie di campioni campani

il premiato

NAPOLI. Quando il ciclismo si correva su strade polverose e la bicicletta era l’unico mezzo per andare a lavorare e spostarsi tra un paese e l’altro, a Montoro, nella fierissima e popolosa provincia irpina, un gruppo di persone animate da tanta passione e buona volontà, fondò un sodalizio destinato a durare nel tempo grazie a Francesco Arminante (Don Ciccio) e alla collaborazione dei fratelli Nicola e Simone Vietri e del dottor Paolo Trucillo.
L’AS Montoro 1927 dette vita ad un’epoca gloriosa con il ciclismo praticato ad alti livelli per la Campania e per tutto il Sud Italia dove Pasquale Pugliese, Vincenzo Decaro e quel Carmine Preziosi vincitore nel 1965 della Liegi-Bastogne-Liegi, raggiunsero la massima categoria professionistica realizzando il sogno di una vita. Come ancora oggi sottolinea con orgoglio il presidente del sodalizio Mario Mari, memoria storica del nostro ciclismo.
Ebbene la Coppa Montoro, classica del pedale del centro-sud Italia, ha scandito domenica scorsa le emozioni della sua 71esima edizione, riservata alle categorie esordienti e allievi, con in palio le maglie di campioni campani di categoria. Scenario individuato dal patron Mari e dal suo più stretto collaboratore Antonio Botta il bellissimo ed accogliente comune di Cesinali, piccolo borgo d’Irpinia nella Valle del Sabato. Immerso nel verde, Cesinali conserva tradizioni antiche che animano i vicoli tra i palazzi storici e gli archi in pietra, con uno splendido viale alberato di platani secolari che ha di fatto accompagnato i giovani ciclisti allo striscione d’arrivo, posto a pochi metri di distanza dallo storico bar La Gondola del grande appassionato Vito De Mattia. E un'intera cittadinanza ha partecipato all'evento, coccolando i 137 partenti nelle ore più calde del pomeriggio domenicale.
Prima batteria dedicata dunque agli esordienti, con un tracciato di nove chilometri molto impegnativo da percorrere tre volte. L’equilibrio in gara è durato pochissimo perché ad infrangerlo c’ha pensato uno straordinario Gabriele Leo, portacolori della Cambike. Il ragazzo ha fatto il vuoto già al secondo passaggio per poi involarsi solitario verso la vittoria. Alle sue spalle si è piazzato Mauro Funedda, atleta di Aprilia che difende i colori della Logistica Ambientale. Funedda ha esultato a braccia alzate in quanto convinto di aver centrato il colpo grosso; Leo è stato tanto veloce da sfuggire perfino alla vista del giovane collega. Terza piazza per Pasquale Campana (Marzano ASD) che ha regolato allo sprint Stefano Minichino, Nicolò Venanzoni (Piesse Cycling Team) e Daniele Losacco (Kalos). Gabriele Leo ha indossato così la maglia di Campione Campano tra gli esordienti di secondo anno mentre tra quelli di primo il prestigioso titolo lo ha conquistato Vincenzo Vito del Team Cesaro-Franco Ballerini, bravo ad anticipare Antonio Alberto Malerba (Maglie Bike) e Andrea Scacchi (Pirata). Per Vincenzo, studente della scuola media Pascoli-Siani di Torre Annunziata licenziato con il massimo dei voti, è arrivata anche la tanto ambita convocazione per i Campionati Italiani che si disputeranno a Gorizia nel prossimo mese di luglio. La stagione del ragazzo guidato da Aurelio Cesaro è destinata a rimanere memorabile dal momento che già due settimane fa gli era riuscito a Lauro di vincere il titolo campano per la MTB/XCO. «Era da un po' che la Campania non esprimeva nelle categorie giovanili talenti della portata di Vincenzo Vito - ci dice Umberto Perna, presidente della Federciclismo Campania - ed è per questo che non vedo impossibile un podio ai Campionati Italiani. C'è tanta qualità nei nostri ragazzi e questa giornata in terra irpina lo dimostra una volta di più».
La doppietta l’ha servita a Cesinali anche la Cambike tra le esordienti con Clelia Navarra, vincitrice di giornata. Clima torrido in terra irpina e anche un leggero vento a rendere ancora più movimentata la corsa che per gli allievi è stata di sette giri per un totale di quasi 67 chilometri, veloci sin dalle battute iniziali. Dei 57 al via solo 31 hanno completato la corsa, ad una media prossima ai 39 chilometri orari. Al terz’ultimo giro si è formato un sestetto cui poi Francesco Dell’Olio, pugliese del Pirata, ha dato il colpo di grazia con un allungo deciso sull’ultimo strappo che non ha lasciato scampo al corregionale Fabio Giuseppe Colaprico (ASD 1D+). Podio tutto pugliese con la terza piazza di Giuseppe Tatoli (ASD Fusion Bike). La maglia di Campione Campano allievi l’ha invece indossata il bravo Samuele Sorvillo (ASD Amicisuperki), decimo al traguardo di Cesinali mentre tra le nostre ragazze la più veloce è risultata Beatrice Cozzolino del Team Pro Bike.
Testimonial della 71esima edizione della Coppa Montoro è stato l'ex grande campione del pedale Gianbattista Baronchelli, vincitore in carriera di due edizioni del Giro di Lombardia, secondo dietro Hinault al mondiale di Sallanches del 1980 e prima ancora, nel 1974 anticipato di soli dodici secondi dal Cannibale Eddy Merckx nella generale del Giro d'Italia.
«Abbiamo assistito a due gare molto interessanti - ha dichiarato Baronchelli, legato da un vincolo di fortissima amicizia al patron della Coppa Montoro Mario Mari - sicuramente per merito di un percorso impegnativo, che non ha lasciato respiro ai ragazzi in gara. Per questo penso che chi ha vinto oggi qui, o è riuscito ad arrivare davanti ha buone chance di continuare con ambizioni la sua carriera agonistica. Ben vengano queste manifestazioni per incentivare il movimento e per offrire la chance concreta di individuare nuovi campioni. Al nord ad esempio le gare si sono ridotte del 70%, pertanto la probabilità che esca un corridore è sicuramente inferiore. E noi abbiamo bisogno più che mai in Italia di atleti capaci di competere ai massimi livelli con i fenomeni esteri che oggi monopolizzano le grandi corse. La Coppa Montoro è stato uno spot bellissimo».
A tracciare il bilancio conclusivo della manifestazione è Mario Mari, quasi ottanta anni dedicati alla passione per la bicicletta e per la cultura che ispira.
«In tanti erano scettici perché non credevano possibile che un evento di questa tradizione potesse aver luogo a Cesinali. Ovviamente sbagliando. La giornata è stata eccezionale, come alcuni dei ragazzi che abbiamo visto all'opera su questo tracciato. Il futuro della Coppa Montoro? Sarebbe bello recuperare la gara juniores sullo storico percorso: chi vince lì, lo dice la tradizione, ha i numeri per arrivare fino al professionismo».
Molto soddisfatto anche il primo cittadino di Cesinali Dario Fiore, che assieme ad altri amministratori ha assistito con grande partecipazione alla gara ciclistica.
«Lo sport è strumento di aggregazione. - ha dichiarato Fiore - Quando la politica lavora in perfetta sinergia con le associazioni del territorio i risultati sono destinati ad arrivare, proprio come in questo piacevolissimo pomeriggio. Cesinali d'altronde vanta una grande tradizione sportiva e il fatto che una classica come la Coppa Montoro abbia scelto le nostre strade ci inorgoglisce molto. C'è già la nostra disponibilità per ripeterla il prossimo anno».

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