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Kevin non è ancora in forma ma è pronto a diventare l’uomo che fa la differenza

Contro l’Arezzo il belga è stato il punto di riferimento di centrocampo e attacco. A sinistra svolgeva il ruolo di mezz’ala, a destra di trequartista

Kevin non è ancora in forma ma è pronto a diventare l’uomo che fa la differenza

Kevin De Bruyne

DIMARO FOLGARIDA. È e sarà sicuramente il Napoli di De Bruyne. E non poteva essere diversamente. A prescindere dallo stato di forma, Kevin si è preso subito le redini di una squadra che deve fare la differenza in campionato e in Champions League. Nella sfida contro l’Arezzo, Conte gli ha dato dei compiti ben precisi sia per il centrocampo che per l’attacco. Ha spaziato lungo tutto il fronte ed è stato l’unico nel primo tempo a calciare due volte in porta. Non ci si poteva aspettare chissà che cosa da lui nel primo test amichevole della stagione.

A prescindere dalla forma, sono passati solo sei giorni di preparazione e non conoscendo bene i compagni non poteva fare il fenomeno che è. Ha mostrato, comunque, una capacità di pensiero calcistico importante. Prima ancora che dettasse il passaggio già sapeva dove indirizzare la palla. D’altronde se è arrivato a certi livelli un motivo ci sarà. In attacco poi non aveva il suo punto di riferimento. E cioè Lukaku. Con Big Rom gioca da sempre in Nazionale e quindi sa come doverlo servire. Era la prima volta che si confrontava con Lucca ma sicuramente troverà il feeling anche con il ragazzone arrivato dall’Udinese.

LE POSIZIONI. Ha avuto dei movimenti codificati il buon Kevin. Quando era sul la zona sinistra dell’attacco faceva la mezz’ala pura, quando si spostava a destra diventava trequartista. Variazioni che uno del suo livello può fare tranquillamente. È andato a pressare sul primo passaggio del portiere lasciandosi alle spalle il resto del reparto offensivo. Ha cercato di duettare con Noa Lang e anche con Olivera che si è spinto molto in avanti. Inutile dire che ha un’eleganza nel tocco del pallone che è stata subito notata dagli addetti ai lavori ma anche dai tifosi.

Naturalmente era impossibile aspettarsi chissà Kevin non è ancora in forma ma è pronto a diventare l’uomo che fa la differenza che cosa alla prima amichevole e dopo sei giorni di duro lavoro alla corte di Conte. Il tecnico aveva fatto lavorare i suoi duramente anche la mattina prima del match con l’Arezzo. Una settimana normale di allenamenti non può bastare per far ritrovare la migliore forma ai calciatori.

Figurarsi seguire il metodo di un tecnico che non guarda in faccia a nessuno e sfrutta questa prima fase di preparazione per mettere benzina nelle gambe dei propri uomini. De Bruyne, poi, non era abituato a determinate sessioni. Sicuramente, però, entrerà nella mentalità di Conte e diventerà il leader di un Napoli che vuole continuare a vincere.

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