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La polemica
27 Luglio 2025 - 12:37
NAPOLI. Il futuro dello stadio "Diego Armando Maradona" in vista degli Europei 2032 appare sempre più incerto, con la Società Sportiva Calcio Napoli che ha espresso un netto giudizio di inidoneità dell'attuale impianto ad ospitare le gare del prestigioso torneo. Il club partenopeo ha confermato la volontà di realizzare un nuovo stadio, identificando l'area dell'ex mercato di Poggioreale (zona Caramanico) come possibile sito.
Vertice Uefa-Figc-Comune: esito interlocutorio e differenti visioni
La nota del Napoli chiarisce l'esito della recente riunione tra Uefa, Figc, Comune e la stessa Sscn rappresentata da Arturo Testa. Il club smentisce categoricamente il via libera al progetto di riqualificazione del Maradona ideato da Palazzo San Giacomo. La riunione si è conclusa con un «esito interlocutorio», senza l'assunzione di alcuna decisione definitiva.
Durante l'incontro, l'Uefa ha illustrato i rigorosi parametri richiesti per ospitare le partite degli Europei 2032, sottolineando la «necessaria sintonia» tra club e Comune per la buona riuscita del progetto. Proprio questa sintonia, tuttavia, sembra mancare. Il Napoli ha dichiarato che, dopo due anni di studi condotti dai propri tecnici, sono stati «esclusi i presupposti di compatibilità per un investimento al Maradona», giudicandolo inidoneo per Euro 2032.
Questo segna un possibile addio del club al suo storico impianto, quantomeno per quanto riguarda investimenti futuri e la modernizzazione necessaria per un evento di tale portata. Il club sottolinea inoltre che anche gli interventi ipotizzati dal Comune per il Maradona non sarebbero «soddisfacenti sotto il profilo della sostenibilità economico finanziaria» e non consentirebbero l'adeguamento agli standard di un impianto moderno. L'obsolescenza degli stadi italiani è ormai un fardello intollerabile, e il calcio moderno richiede strutture all'avanguardia.
Il progetto del nuovo stadio a Poggioreale e le reazioni politiche
Per questo motivo, il Napoli ha annunciato l'intenzione di «investire risorse proprie per la realizzazione di un nuovo impianto, in grado di ospitare anche Euro 2032». Il club ha individuato un'area degradata della città, l'ex mercato di Poggioreale, presentando già un progetto allo Zes. La società sostiene che la costruzione di un nuovo stadio «contribuirebbe, in modo significativo e senza oneri a carico della collettività, al piano di rinascita urbana della città».
La posizione del Napoli ha subito scatenato reazioni nel panorama politico cittadino. I consiglieri comunali di Forza Italia a Napoli, Iris Savastano e Salvatore Guangi, hanno criticato duramente l'Amministrazione comunale. Hanno definito la bocciatura del progetto Maradona come «clamorosa» sotto il profilo economico e progettuale, chiedendo al Comune di fare chiarezza sulla reale possibilità di adeguare l'attuale stadio o sulla necessità di un nuovo impianto.
«Napoli merita di essere protagonista di Euro 2032, ma così si rischia di compromettere tutto», hanno affermato, annunciando un question time e portando la questione in Consiglio comunale per difendere la «credibilità internazionale della città».
Anche il consigliere comunale di Napoli, Nino Simeone, ha espresso il suo scetticismo, definendo la situazione un «film già visto». Simeone ha ironizzato sulla 1rivelazione shock» del Napoli riguardo l'inidoneità del Maradona, sottolineando come il Comune sia stato l'unico ad aver presentato un «progetto concreto», mentre il club non avrebbe portato «nemmeno uno schizzo su un tovagliolo».
Queste dichiarazioni indicano una profonda spaccatura tra la visione del club e quella di parte dell'Amministrazione e della politica locale, con rumors che sussurrano di perplessità o addirittura contrarietà del Comune al progetto del Napoli per Poggioreale, zona dove peraltro insiste anche il progetto per un nuovo Palazzetto dello sport.
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