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Ecco la Champions League, la grande sfida di Conte

Il tecnico ha partecipato sei volte nella massima competizione Uefa ma non ha mai convinto come in campionato. Con il Napoli vuole provare a rompere il tabù Europa

Ecco la Champions League, la grande sfida di Conte

Antonio Conte

NAPOLI. Stavolta dovrà essere diverso. Antonio Conte non ha mai avuto un buon rendimento con la Champions. Sei le partecipazione alla massima competizione Uefa da parte dell’allenatore azzurro.

La spiegazione il salentino l’ha data nella prima conferenza stampa di questa stagione a Dimaro Folgarida: «Posso capire che mi si chiedano i miracoli, ma ci sono dei fatti che non possono essere tralasciati: nelle sei Champions che ho fatto tre volte l’ho disputata con squadre che non l'avevano disputata. In Champions devi fare un percorso. Io potevo avere più pazienza e stare in un club più anni. Perché il percorso in Europa lo costruisci nel tempo».

Dice la verità Tonino. Anche perché Guardiola in dieci anni di grande livello ha alzato solo una volta la Coppacampioni mentre il Psg, che ha speso l’impossibile, l’ha vinta nella scorsa stagione. Da lui, però, ci si aspetta tanto. Soprattutto adesso che guida il Napoli campione d’Italia ed è stato fatto un mercato importante.

LA SETTIMA VOLTA

Giovedì Conte entrerà di nuovo nel mood internazionale. L’appuntamento non è dei più facili. Anzi, è uno dei più difficili. L’allenatore partenopeo si dovrà confrontare con un Manchester City molto forte che ha in panchina Guardiola. L’organico dei Citizens è megagalattico.

Nell’ultimo giorno di campagna acquisti è arrivato anche Donnarumma. In avanti, poi, hanno Haaland che ha spazzato via domenica pomeriggio lo United con una doppietta. Ma non vuol dire niente. Sicuramente il Napoli sbarcherà in Inghilterra con umiltà. Ma nessuno dovrà avere paura. È stato fatto un lavoro importante in ritiro e l’ultima partita con la Fiorentina ha evidenziato le qualità di un gruppo che ci tiene a fare bella figura.

«Andiamo ad imparare dai maestri», ha ammesso Conte dopo il successo del “Franchi”. Ma lui non è un allievo. Anzi, in Premier ha insegnato un bel po’ di cose ai suoi colleghi. Conoscendolo starà lavorando duramente provando ad entrare nella mente dei suoi ragazzi. Il pericolo di una sconfitta c’è eccome.

Ma non si parte battuti. Ci sono elementi che possono essere determinanti. Come De Bruyne per esempio. Kevin puòò essere il “Cavallo di Troia” del Napoli. Conosce tutto di quella squadra. Sicuramente avrà spiegato ai compagni come dovranno giocare per evitare di prendere un’imbarcata. La formazione non sarà molto diversa da quella che ha stravinto in Toscana.

Olivera potrebbe essere il volto nuovo sulla corsia sinistra prendendo il posto di Spinazzola. L’uruguagio si è riposato in campionato ed è pronto a prendersi la scena a Manchester. Impossibile che stia fuori uno dei “Fab Four”. A parte KDB, c’è un Anguissa in una forma impressionante. La qualità in fase di impostazione di Lobotka è fondamentale.

E poi c’è McTominay che vivrà la partita come un derby. In attacco confermato Hojlund. Anche lui era in quella città fino a pochi mesi fa. Il ragazzone danese ha esordito bene in azzurro e adesso ha voglia di fare bene anche in Champions. In difesa Beukema e Buongiorno dovranno stare molto attenti a Haaland. Arriva un gigante dell’area di rigore che mette paura solo a guardarlo. Sarà, dunque, una partita molto difficile dove Conte vuole rompere il suo tabù personale.

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