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Guardiola-Conte: un duello “premier"

Sette le sfide tra i due allenatori in Inghilterra: Antonio ne ha vinte quattro contro Pep e ne ha perse tre. Domani vorrebbe festeggiare ancora

Guardiola-Conte: un duello “premier"

Pep Guardiola e Antonio Conte

NAPOLI. Sarà ancora una volta Antonio vs Pep. Domani sera all’Ethiad Stadium, Conte e Guardiola si incontreranno per l’ottava volta in carriera. Sarà una sfida “Premier” visto e considerato che si sono sempre scontrati nel campionato inglese. «Giovedì andiamo ad imparare dai maestri», ha detto l’azzurro dopo lo strepitoso successo di Firenze.

I numeri, però, dicono altro. Quando il salentino è stato alla guida di Chelsea e Tottenham ha battuto quattro volte lo spagnolo. Tre i match persi. Dunque, è avanti. E quel Manchester City la aveva giocatori che facevano la storia. In primis un giovane De Bruyne. Dunque, il napoletano sa come fermare e dare dispiaceri al collega alla guida dei Citizens.

D’altronde il palmares di Tonino non è niente male. Certo, Guardiola ha messo in bacheca due Champions League. Ma era alla guida di Barcellona e appunto del City. L’iberico ha sempre avuto a disposizione formazioni forti. Anzi, le più forti mentre Conte è dovuto ripartire da zero cercando di vincere lo stesso. E c’è riuscito.

LA SFIDA IN CAMPO

È tutto da scoprire la volontà tattica di Conte. Dall’altra parte si conosce il modo di giocare. Guai a sfidare i Citizens come ha fatto lo United. Portando la difesa molto alta perché con Haaland si rischia l’imbarcata. Antonio ha guardato con attenzione il derby di Manchester e si è reso conto di come gli avversari siano forti. Ma le partite vanno giocate.

Guardiola non avrà sorriso quando dall’urna del sorteggio è uscito il nome Napoli. Sicuramente gli azzurri proveranno ad aspettare gli inglesi. Ci sarà qualche fase della partita dove De Bruyne andranno a pressare alto ma immaginare che lo facciano sistematicamente come contro la Fiorentina è impossibile.

Sarà, comunque, una partita a scacchi. Dove la fase difensiva sarà messa a dura prova. A parte Haaland, ci sono altri campioni offensivi che possono creare problemi al reparto arretrato. Foden da una parte e Doku dall’altra sono molto veloci e possono mettere in difficoltà gli esterni bassi napoletani. Di Lorenzo e forse Olivera dovranno fare molta attenzione a non alzarsi troppo per evitare imbucate.

Naturalmente Beukema e Buongiorno a turno dovranno prendersi cura del gigante norvegese. Guardiola, sulla sponda opposta, conosce le caratteristiche di De Bruyne. Sarà KDB a guidare la sua squadra in questo debutto Champions. Fino a qualche mese fa era dentro il mondo City. Conosce vita, morte e miracoli di quel gruppo e sicuramente avrà dato dei consigli a Conte.

Si dovranno sfruttare le qualità di Hojlund che all’esordio in azzurro ha già fatto capire di che pasta è fatto. Gli inserimenti di McTominay e Anguissa potranno essere determinanti in fase offensiva. Saranno fondamentali le ripartenze eventualmente il City dovesse scoprirsi. Le qualità per poter uscire indenne da Manchester il Napoli ce l’ha. Conte è entrato nella mente dei suoi e sicuramente si assisterà ad una bella partita.

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