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Il corsivo
29 Settembre 2025 - 07:57
Adesso sì che sono tutti felici e contenti. Alla vigilia di Milan-Napoli aveva anticipato la voglia matta dei grandi comunicatori nazionali di vedere vincere il Diavolo contro i campioni d’Italia con conseguente aggancio in vetta. Detto, fatto. Si sono sprecati gli elogi per Allegri e i suoi ragazzi al termine della partita.
Eccola la squadra di Milano che deve provare a scucire il tricolore dal petto dei partenopei. Diciamo che gli azzurri hanno aiutato non poco i padroni di casa con una partenza horror. La difesa inventata da Conte, viste le assenze di Rrahmani, Buongiorno, Spinazzola e Olivera, ha regalato due gol nel giro della prima mezzora.
Addirittura il vantaggio è arrivato dopo tre minuti. Il povero Marianucci, buttato nella mischia per tutelare Beukema in vista della Champions, si è ritrovato a sbagliare due volte su Pulisic nella stessa azione e il Milan è andato in vantaggio. In occasione del raddoppio sono stati tutti a guardare e Pulisic ha punito di nuovo Meret. Un uno due che, però, non ha mortificato Di Lorenzo e compagni. Che hanno, comunque, giocato al calcio provando a rimediare.
Il rigore realizzato da De Bruyne dopo l’espulsione di Estupinian ha cambiato le carte in tavola. C’è stato un forcing continuo ma la retroguardia di casa ha tenuto bene e alla fine San Siro ha suonato le campane a festa. E vai con gli elogi. I titoloni. Eccola l’anti-Napoli. Sono stati evidenziati nuovamente i paralleli con la squadra di Conte dell’anno scorso. Una sola partita a settimana, sconfitta all’esordio e nuovo allenatore capace di rifare entusiasmo a spogliatoio e ambiente.
Per amor del cielo. Il discorso non fa una piega. Ma il ciuccio è ferito non è morto. La prestazione del Meazza non è da buttare. Peccato per l’emergenza difensiva altrimenti adesso si starebbe parlando di altro. La sfortuna, purtroppo, ci ha messo del suo visto che nel giro di pochi giorni Conte ha perso Buongiorno, Rrahmani, Spinazzola e Olivera.
Praticamente tre titolari su quattro di una linea arretrata che poteva tranquillamente tenere a bada Pulisic e company. Il tecnico azzurro ha voluto testare il classe 2004 Marianucci anche in virtù del fatto che il ragazzo non è in lista Champions. Con Di Lorenzo squalificato, praticamente c’era il rischio che se Beukema si fosse fermato anche lui, l’unico centrale a disposizione sarebbe stato Juan Jesus.
La coperta è diventata tutta ad un tratto corta in retroguardia. Un peccato perché questo inizio di stagione poteva ancora sorridere al Napoli. Ed, invece, si è perso col Milan. Ma come detto nulla è scritto. Nonostante la sconfitta, infatti, il Napoli è rimasto al primo posto in classifica.
E considerato che nel prossimo turno il Diavolo farà visita alla Juventus, De Bruyne e compagni, battendo il Genoa, potrebbero riprendersi la vetta solitaria. Ma prima del Grifo c’è lo Sporting Lisbona. Che già diventa determinante per poter ambire agli ottavi di finale. Mercoledì tutti al Maradona ancora in piena emergenza. Sperando che stavolta finisca in maniera diversa.
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