Di padre in figlio: le emozioni fortissime del Memorial Adriano Offreda

ALVIGNANO. Lo sport e le sue emozioni come percorso privilegiato verso l’eternità. La storia che raccontiamo è quella di gente semplice ma fiera, forgiatasi con sacrifici e dedizione all’ombra del massiccio del Matese. Alvignano non dimentica le gesta di Adriano Offreda, campione italiano dei welter, quando tra i professionisti nel 1995 ebbe la meglio di Alessandro Duran. Perse la vita a 38 anni Offreda, nei pressi di Pontelatone, di rientro da una delle tante giornate di lavoro che ne accompagnavano pensieri e cure per la famiglia. Era diventato abile pizzaiolo il campione umile che gestiva anche un negozio di fiori; in cuor suo Adriano andava maturando l’idea di tornare sul quadrato e per questo aveva ripreso ad allenarsi. Quelle sensazioni uniche, che solo l’agonismo sa regalarti, le avrebbe fatte proprie il figliolo Adriano junior, che all’epoca dell’incidente aveva due anni, sette in meno della sorellina Annamaria, e che sabato sera ha combattuto nella palestra della scuola dedicata al papà per amore della nobile arte. Il Memorial Adriano Offreda, organizzato dalla Matese Boxe, in collaborazione con l’Apollo Boxe, ha messo insieme il meglio del pugilato del centro-sud Italia. Dodici incontri e tre esibizioni di rilievo tra i ragazzi della Matese Boxe, guidati da Giuseppe Boleto. La vice campionessa campana under 17 Giulia Ferretti ha regolato ai punti la coriacea Chaad Laksir (Bizzarro Marcianise), dimostrando di avere potenzialità e margini di crescita sui quali i suoi allenatori lavorano con dedizione e impegno. Ci crede e tanto la ragazzina di Faicchio, acclamata dai tanti amici e tifosi intervenuti nella serata di Alvignano.
Il gran finale della serata in ricordo di Adriano Offreda è stato dedicato alle performance dei pugili locali più attesi. Angela Zappoli è campionessa italiana elite in carica nei 65 chilogrammi e il suo stile inconfondibile fa rima con l’amore per la nobile arte. Vittoria ai punti sulla solida Maddalena Minopoli e motivazioni sempre fortissime per un’atleta che non smette di sognare l’appuntamento olimpico.
Infine Adriano Offreda junior e tutte le emozioni fortissime che si sono fuse nell’appuntamento con la memoria cui Alvignano e la sua gente non hanno voluto mancare. Questo ragazzo di vent’anni, fiero come il papà e come la mamma Marilena, lavora tutto il giorno e nei momenti disponibili si dedica allo sport che rese grande il genitore. La sua veemenza non ha lasciato scampo ad Andrew Di Francia, avversario nei 70 kg elite. Parole, sorrisi, abbracci che ne sono seguiti hanno dato un senso fortissimo all’evento in cui Giuseppe Boleto non ha mai smesso di credere. Tanti gli ex pugili intervenuti all’evento in onore di Adriano: Vittorio Jahyd Parrinello, olimpionico a Pechino 2008 e Londra 2012, l’ex campione del mondo dei pesi medi WBU Agostino Cardamone, l’idolo locale Giovanni De Marco che fu campione italiano dei pesi medi nel 1985, quindi Giovanni Camputaro, più volte campione italiano dei pesi mosca.
«La Matese Boxe è una mia creatura ed è impossibile nascondere l’emozione fortissima per questa manifestazione pensata nel tempo. – ci dice Giuseppe Boleto, direttore tecnico del sodalizio casertano – Il prossimo mese ci ripeteremo a Piedimonte Matese, tappa di preparazione per la kermesse tricolore di Trieste, dove andremo a difendere il titolo italiano della nostra Angela Zappoli. Viviamo di pugilato, animati dalla passione che era di Adriano e oggi del figliolo».