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Baroni-Conte, c'è u tabù da sfatare

Il tecnico azzurro non batte l’attuale allenatore del Torino dal 22 novembre del 2009. L’anno scorso contro la Lazio ebbe la meglio il toscano con due vittorie e un pareggio

Baroni-Conte, c'è u tabù da sfatare

NAPOLI. “Ancora tu. Ma non dovevamo vederci più?”. Antonio Conte vorrebbe cantare il successo di Lucio Battisti al suo prossimo avversario. Marco Baroni è diventato un vero tabù per l’attuale tecnico del Napoli. Proprio così. Sono ormai sedici anni che il leccese non ha la meglio sul toscano.

L’ultima volta che ha sorriso contro l’allenatore del Torino è stato il 22 novembre del 2009. Quando sulla panchina dell’Atalanta riuscì ad avere la meglio sul Siena per 2-0.

Da quel momento in poi il toscano è diventato un vero e propriotabù. Senza andare troppo indietro nel tempo basta valutare la scorsa stagione per evidenziare i numeri negativi del salentino. Gli azzurri, infatti, persero due volte con la Lazio (andata di Serie A al Maradona e ottavi di Coppa Italia) e riuscirono a pareggiare nella gara di ritorno di campionato all’Olimpico (2-2).

50 CANDELINE

Domani pomeriggio Conte raggiungerà un traguardo importante con la squadra campione d’Italia. Saranno 50 le presenze sulla panchina dei partenopei (32 vittorie, 10 pareggi e 7 ko). Inutile dire che don Antonio vorrebbe festeggiare il compleanno speciale con un successo.

Non solo per chiudere i conti con il passato dopo sedici anni. Ma per permettere al Napoli di cominciare bene il nuovo ciclo di gare mantenendo la vetta della classifica. Conte e Baroni arrivano in maniera diversa a questa sfida. Il salentino continua a primeggiare in campionato con cinque vittorie su sei.

Il toscano, invece, ha goduto solo una volta mentre ne ha pareggiate due e perse tre di partite. I cinque punti in graduatoria non promettono niente di buono. E sicuramente vorrà rifarsi con una grande prova contro chi ha sul petto lo scudetto. Contro un’avversaria che dovrà pensare anche al terzo match di Champions League in programma martedì sera in casa del Psv Eindhoven. Ma Conte non è uno che si lascia distrarre dalla partita successiva. Si concentra solo sulla gara che deve disputare.

LE TATTICHE

Domani a Torino il Napoli dovrebbe trovare una squadra che cambierà il suo pensiero calcistico. Baroni, infatti, sembra volersi affidare alla difesa tre. Qualcuno dice su indicazione del presidente Cairo. Ma Marco non è uno che si lascia influenzare. Dall’altra parte, invece, Conte continuerà a sfruttare le qualità dei suoi uomini migliori.

La retroguardia sarà come sempre a quattro. C’è solo da capire se ci sarà Gilmour con Anguissa, De Bruyne e McTominay o se al posto dello scozzese entrerà inizialmente Noa Lang per completare il 4-3-3 visto che a destra non ci dovrebbero essere dubbi sull’impiego di Neres. In avanti il solito Hojlund che sta vivendo un momento magico da quando è tornato in Italia. Molto probabilmente i padroni di casa cercheranno di sfruttare il blocco basso per poi ripartire in contropiede.

Baroni può contare sulla velocità dell’ex di turno Ngonge ma anche la voglia matta di Simeone di essere protagonista contro i vecchi amici. Solo per dimostrare il suo valore non certo per vendetta visto e considerato che in riva al Golfo ha vissuto anni importanti festeggiando due scudetti. A prescindere da tutto, comunque, Conte vuole finalmente sorridere contro Baroni. Tutto il resto è relativo.

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