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Puniti da Simeone

Il Cholito segna il gol della vittoria e il Napoli perde in casa del Torino. Annullato il pari a Lang per fuorigioco

Puniti da Simeone

A Torino, la partita del Napoli inedito per infortuni (all’ultimo momento fuori McTominay, sei punti di sutura alla caviglia sinistra, e Ojlund, affaticamento muscolare coscia sinistra) muore due volte: sull’errore di Gilmour che dà via libera a Simeone per il gol-partita (32’) e sull’offside di Lang cui viene annullato il gol del pareggio (94’).

Con i Fab Four dimezzati (in campo solo Anguissa e De Bruyne) il Napoli (4-3-3) ha potuto giocare un match generoso, ma senza identità tecnica. Nell’emergenza, poteva e doveva essere la partita di Kevin De Bruyne, ma il belga è rimasto in posizione anonima.

Doveva essere il leader di un Napoli in difficoltà, non ha mai inciso, appena un innocuo tiro in porta su punizione, due conclusioni fuori bersaglio (sprecata l’occasione creatagli da Lang al 68’), mai un passaggio smarcante, mai una idea da fuoriclasse. Sono stati Spinazzola e Anguissa a sostenere la squadra azzurra e Politano quando è entrato (74’ per Neres).

Non è bastato contro un Torino arroccato in difesa col cileno Maripan (1,93) che ha cancellato dal campo Lucca (2,01) e i raddoppi dei granata sulle corsie (Tameze e Pedersen a destra su Spinazzola e poi Lang, Coco e Nkounkou a sinistra su Neres e poi Politano).

Il Napoli ha avuto fiacche conclusioni tra i pali di Israel (17’ la punizione non irresistibile di De Bruyne, 60’ testa di Anguissa e salvataggio in corner sotto la traversa del portiere granata, 83’ salvataggio sulla linea di Coco su un cross insidioso di Spinazzola).

Il Torino non aveva mai vinto e segnato sul suo campo. Simeone, con pudore da ex, ha deciso il match quando, in offside, un fortuito retropassaggio di Gilmour l’ha rimesso in gioco: il Cholito ha evitato Beukema, Di Lorenzo e Milinkovic-Savic toccando nella porta vuota. Difesa azzurra umiliata, sinora due sole partite senza prendere gol.

Diciassette minuti prima, Vlasic aveva colpito il palo. Attaccando in massa, il Napoli ha tolto spazio a Lucca che, però non vinceva un solo duello con Maripan. Nel primo tempo, Anguissa ha dovuto limitare le proiezioni offensive impegnato da Vlasic. Il camerunese è andato all’assalto nella ripresa ed è stato il più pericoloso sotto rete.

Gilmour ha corso tanto, si è spinto avanti, ha tentato due allunghi in profondità, nelle rare occasioni in cui il Torino si è scoperto, prima lanciando Lucca (42’ contenuto da Maripan), poi Spinazzola (44’ dopo il controllo della palla, il portiere uruguayano Israel gli rubava il pallone), ma è nera la macchia dell’errore per l’1- 0 del Torino. Una volta in vantaggio, la squadra granata ha fatto una partita di puro contenimento.

L’ha bersagliato Spinazzola di cross e spunti individuali. Neres ha tentato aggiramenti inutili. Sono mancati i lanci lunghi di Milinkovic-Savic per sorprendere la difesa torinese. E’ mancato De Bruyne. Israel non ha dovuto compiere una sola parata decisiva. Gli infortuni, sette azzurri fuori, recupero di Buongiorno (per Juan Jesus) e Politano (per Neres) nell’ultima mezz’ora, non possono spiegare la sconfitta.

Non è mancato l’impegno, è mancato un gioco lucido, intelligente. Il Napoli non ha saputo attrarre il Torino per colpire nello spazio. E’ anche vero che la squadra granata, in vantaggio, ha evitato di concedere spazio agli azzurri. Sono mancati i cross per Lucca, sostituito dal procidano Ambrosino (74’).

S’è visto anche Elmas (82’ per Gilmour) quando Conte ha schierato inutilmente una squadra tutta di attaccanti. Il Napoli ha attaccato in prevalenza senza trovare mai il “buco” per infilarsi in gol. Il Torino gli ha concesso il possesso-palla (69%) aspettandolo, compatto, al limite della sua area.

Per volume di gioco, il Napoli avrebbe meritato il pari, ma se non è riuscito a tirare in porta pericolosamente, la sconfitta ci sta. E’ un brutto inizio del tour de force che aspetta il Napoli, sette partite di campionato e tre di Champions fino a fine novembre. Una sconfitta che boccia, per il momento, il giro delle sostituzioni, volontarie e obbligate.

I rincalzi sono giocatori animosi, ma incidono poco. Si fa sentire l’assenza di Lukaku che faceva girare l’attacco. E la prossima di campionato è con l’Inter al Maradona (sabato 25). Il Napoli è in un momento molto difficile. Martedì a Eindhoven per la terza partita di Champions.

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