Tutte le novità
Calcio
20 Ottobre 2025 - 08:17
Rasmus Hojlund
NAPOLI. Due gol in campionato (Fiorentina e Genoa), due in Champions (Sporting Lisbona), quattro in Nazionale (Grecia andata e ritorno e doppietta alla Bielorussia): totale otto reti dall’inizio della stagione.
Rasmus Hojlund si è dimostrare un bomber vero da quando è sbarcato al Napoli. Neanche il tempo di ambientarsi che subito ha presentato il suo bigliettino da visita. A soli 22 anni ha fatto dimenticare l’infortunio di Lukaku diventando subito l’idolo della piazza.
Con la sua Danimarca era stato fondamentale a livello realizzativo negli ultimi due incontri. Conte non vedeva l’ora di riabbracciarlo per poter sfruttare il magic moment anche con il Napoli. Purtroppo il ragazzone biondo si è fermato alla vigilia del match con il Toro per affaticamento muscolare alla coscia sinistra.
Al suo posto è entrato Lucca. Che, però, ha tradito le attese. È stato il peggiore in campo Lucca. È sembrato un alieno nell’attacco partenopeo. Mai uno stop pulito, non è riuscito a girarsi e tanto meno a tirare in porta. La critica l’ha massacrato. Purtroppo al momento non sembra all’altezza dei campioni d’Italia. Eppure De Laurentiis ha dovuto sborsare 35 milioni di euro per acquistarlo dall’Udinese.
Sarebbe dovuto essere la riserva di Big Rom ma considerata la stazza e la giovane età avrebbe, comunque, prendersi il suo spazio. Con l’acquisto di Hojlund è finito in panchina. Sabato sera ha avuto l’occasione per far vedere a tutti quanto sia capace la davanti. Ed, invece, ha fallito.
La prestazione è stata deludente. De Bruyne si è spazientito perché non riusciva a mantenere la posizione. Conte dalla panchina gli ha chiesto sistematicamente come si dove mettere ma niente da fare. Ecco che poi l’ha fatto uscire puntando sul giovane Ambrosino. Che tutto sommato la sua parte l’ha fatta.
SENZA RASMUS
Per forza di cose è scattato l’allarme gol in casa Napoli. Ci si è resi conto che Hojlund è fondamentale in avanti. Ha delle caratteristiche. E quando non segna lui non si vince. È un bel problema, però, dipendere da un solo giocatore in fase offensiva.
L’allenatore ha avuto la fortuna che il danese si è subito integrato nel suo gioco e ha risposto alla fiducia con delle reti pesanti. Vedi il successo con lo Sporting e la vittoria con il Genoa. Finito in infermeria a Torino il reparto offensivo è andato in tilt. Non ha funzionato niente.
E Baroni, sfruttando il gol di Simeone, si è aggiudicato l’incontro. Si pensava che dal mercato si potesse attingere bene. Ma se si fa un paragone con l’Inter ci si rende conto che il Napoli sta molto indietro. Chivu può contare su Lautaro, Thuram (al momento fermo), Bonny e Pio Esposito.
Sono ben quattro per due posti. Gli azzurri, invece, ne hanno solo due e se si fa male uno, come è successo, bisogna attingere diversamente. Non che Ambrosino non sia all’altezza, ma è giovane ed inesperto. Ecco, quindi, che resta solo Hojlund al momento. Poi magari a dicembre rientrerà Lukaku e ci sarà l’imbarazzo della scelta.
Adesso, però, Big Rom non c’è. E quindi Rasmus deve assolutamente essere recuperato per cercare di battere il Psv Eindhoven e fare bella figura sabato contro l’Inter al Maradona. L’affaticamento alla gamba sinistra pare sia lieve. Sicuramente tenerlo a riposo contro il Torino è stato imLucca a Torino è stato il peggiore in campo dimostrando di non essere ancora pronto per il grande salto portante.
Tra terapie e massaggi dovrebbe essere al suo posto in Olanda. Naturalmente non ci sarà nessuna forzatura. Anche perché si rischia di perderlo per un periodo molto lungo. E non sarebbe il caso. È stato valutato nell’allenamento di ieri e anche stamattina nella rifinitura si capirà come sta.
Se toccherà nuovamente a Lucca sarà meglio che si dia una svegliata per dimostrare che lui in una grande ci può stare. Deve avere l’umiltà di ammettere che è ancora acerbo per una piazza come Napoli ma con il giusto impegno e con tanti sacrifici può diventare un elemento importante nello scacchiere di Conte.
A prescindere da tutto serve segnare altrimenti le partite non si vincono. Domani la sfida Champions è fondamentale. Prima di tutto per guardare avanti con ottimismo in chiave qualificazione agli ottavi. Poi per dimenticare in fretta il ko di Torino.
Ed, infine, per arrivare al secondo grande scontro al vertice con l’Inter nel migliore dei modi. I nerazzurri stanno vivendo un momento importante. Si sono ripresi dopo i due schiaffi iniziali e stanno dimostrando di poter tranquillamente vincere lo scudetto. Conte tutto questo lo sa ma sa anche che deve pretendere di più dai suoi.
Certo, gli infortuni non lo stanno aiutando ma in Olanda servirà una scossa perché c’è il rischio di entrare in un vortice di ottobre che potrebbe rendere il cammino azzurro molto difficile.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo