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Il caso
21 Ottobre 2025 - 17:17
«Ieri sera in un parcheggio nei pressi del centro cittadino di Eindhoven, dei tifosi del Napoli sono stati circondati dalle forze dell'ordine e privati di tantissime libertà individuali senza che sia stato ravvisato alcun tipo di reato. Si punisce l'atmosfera, come si legge dalla nota della Questura di Eindhoven, ovvero il fatto che ci fosse questo raggruppamento dei tifosi del Napoli. Sono stati individuati ed identificati all'interno di questo parcheggio, successivamente sono stati spostati in Questura, schedati e foto segnalati, ricevendo un provvedimento». Così l'avvocato Emilio Coppola, legale dei tifosi del Napoli fermati a Eindhoven, ha raccontato a Radio Crc quanto accaduto ieri in Olanda e che ha coinvolto circa 180 tifosi del Napoli.
«Il Sindaco di Eindhoven, attraverso un ordinanza, aveva vietato raggruppamenti in giro per la città e, per questo motivo, i tifosi hanno ricevuto un'espulsione dal Comune di 24h con annullamento del biglietto della partita. Mi dicono di un clima teso in città: tutti i napoletani che camminano per strada vengono fermati, identificati, schedati ed, in alcuni casi, stanno ricevendo il medesimo trattamento. È normale trattare dei cittadini che fanno parte dell'area Schengen? Credo assolutamente di no. Credo che le autorità competenti, sportive e politiche, debbano intervenire per tutelare quello che, a mio avviso, è stato un vero e proprio abuso» ha aggiunto Coppola.
«I tifosi fermati fino alla scorsa notte erano 180, ma la polizia sta agendo anche oggi effettuando altri fermi, direi che siamo sicuramente oltre i 200 tifosi del Napoli fermati» ha spiegato in seguito.
Faranno discutere le modalità del fermo: «Uno dei giovani fermati ieri sera - prosegue Coppola - mi ha anche spiegato che quando sono stati identificati sono stati marchiati con un numero sulla mano e che li hanno tenuti per tutta la notte nella stazione di polizia con questo numero stampato addosso».
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