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Ci salva Milinkovic

Il Napoli non sfonda e pareggia col Como. Si fermano Gilmour e Spinazzola

Ci salva Milinkovic

Il Napoli, in una serata di mancata festa al Maradona, esce indenne (0-0) da una partita intensa, veloce, pressing feroce e aspri duelli, contro la banda dei giovani pirati di Fabregas, di alto livello tecnico, avversario aggressivo, audace, spudorato che ha comandato il match e c’è voluto Milinkovic-Savic per fermarlo: il portierone serbo causa il rigore su Morata, ma poi gli para il penalty (26’), secondo rigore consecutivo, dopo la parata su Camarda a Lecce, sventato dal monumentale guardiano barbuto (e sesto rigore parato su dieci).

Il Como, in serie positiva da sette partite, con la seconda migliore difesa del campionato, ma soprattutto squadra che esprime un gran gioco, molti dicono “alla spagnola”, ha tenuto in scacco il Napoli e c’è voluta tutta l’esperienza della formazione campione d’Italia per non cedere. Corsa, sacrificio, resistenza estrema degli azzurri ai quali i giovani del Como hanno tolto il fiato e il tempo delle giocate.

Primo pareggio del Napoli ed è uno 0-0 che, nonostante il gran gioco, non ha mai chiamato i portieri ad una parata decisiva. Quattro conclusioni di McTominay non irresistibili, una sola di Hojlund, una conclusione di Elmas e un paio di Politano. Neanche il Como ha saputo concretizzare la sua superiorità mirando la porta di Milinkovic-Savic, mai impegnato ad eccezione dell’episodio del rigore.

Il Como, con l’energia della gioventù, ha subito aggredito il Napoli con una pressione alta, invadendo la metà campo azzurra con molti giocatori, Morata falso centravanti che rientrava per offrire spazio agli inserimenti delle mezze punte, Diao un pericolo costante per Di Lorenzo che ha retto a stento, sul l’altro lato Addai molto incisivo, il terzino Smolcic che veniva avanti e, poi, il balletto del centrocampo comasco di grande qualità.

L’attesissimo Nico Paz ha giocato una gran partita (Gilmour in pressione quando avanzava, McTominay in controllo quando il ragazzo argentino rientrava), ma non è riuscito ad essere decisivo, appena un tiro alle stelle nel recupero del primo tempo. Rrahmani, finalmente in campo dopo due mesi, ha confermato la sua solidità con interventi notevoli su Diao, Morata e Douvikas. Hojlund, spesso isolato, col Napoli troppo basso a contenere le continue sfuriate del Como, ha potuto far poco sotto la guardia del corazziere spagnolo Ramon (1,96). E’ stato più in partita Neres, schierato a sinistra.

Due azzurri recuperati, ma l’infermeria è sempre piena. Gilmour s’è arreso per un fastidio muscolare (37’ in campo Elmas), usciva anche Spinazzola (46’ Gutierrez). Soprattutto l’infortunio di Gilmour (con Lobotka in panchina non ancora pronto, poi in campo negli ultimi minuti) ha costretto Conte a rabberciare la difesa con l’ottimo Elmas davanti ai difensori (ma anche rapido nel proporsi in avanti) e Anguissa in protezione dovendo così ridurre il suo apporto offensivo. Gutierrez, entrato per Spinazzola, ha giocato un gran secondo tempo.

Il costante assalto del Como ha costretto gli azzurri a una partita essenzialmente difensiva. Nella fase passiva, contro un avversario votato all’attacco, il Napoli è stato solido, organizzato, mai veramente in affanno se non in qualche rimpallo in area, ma ha saputo spegnere la veemenza dei comaschi.

Hanno tentato il contrattacco alcuni strappi di McTominay e la verve di Neres, mentre Politano, stremato dai rientri per proteggere Di Lorenzo su Diao, ha finito col perdere lucidità. Il Como è calato nell’ultimo quarto d’ora quando Conte ha tentato di acciuffare la vittoria con gli inserimenti di Lang (73’ per Neres), Lucca (87’ per Hojlund) e Lobotka (87’ per Politano). Ma il Como, in difesa, è stato altrettanto efficace come in attacco. Alla fine, si può dire che è un punto guadagnato contro la squadra corsara di Fabregas che aveva già battuto seccamente Lazio e Juventus e si mantiene ai margini della zona Champions.

Quante energie, tante, ha impiegato il Napoli lo vedremo martedì contro il Francoforte nella quarta partita Champions. Poi la trasferta di Bologna prima della nuova sosta per gli impegni della nazionale.

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