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03 Novembre 2025 - 11:11
NAPOLI. Quando non si può vincere, l’importante è non perdere. E il Napoli non l’ha fatto contro un Como che ha giocato una buona gara al Maradona. Ha conquistato il secondo cleansheet consecutivo la squadra azzurra in una serata dove si poteva rischiare di perdere l’imbattibilità casalinga.
Fabregas e company volevano approfittare della stanchezza dei partenopei per piazzare il colpo. Lo stavano facendo con un solo tiro in porta. Quello del calcio di rigore battuto da Morata. Ma Milinkovic Savic, dopo aver causato il penalty, ha detto di no anche all’esperto attaccante spagnolo dopo che aveva fatto piangere il giovin Camarda.
È finita 0-0 mostrando una importante solidità difensiva. Il rientro di Rrahmani al fianco di Buongiorno è stato determinante. Non è stato un caso che l’anno passato il kosovaro ha giocato 37 gare su 38 di campionato. L’ex Verona di gare ne aveva disputate solo due. Quelle con Sassuolo e Cagliari. E anche in quella occasione zero gol incassati. Poi si fece male in Nazionale ed è rimasto fermo ai box per due mesi. Sabato è tornato al suo posto e la situazione è cambiata.
IL GRUPPO C’È
«Sono soddisfatto perché ho visto una squadra vera», ha detto Conte a fine partita. Non sono state parole di facciata ma il tecnico crede veramente nel pensiero che ha espresso. In altre occasioni si poteva mollare. Come è successo. Invece, Di Lorenzo e compagni hanno tenuto botta e hanno, comunque, portato a casa un buon punto.
Anzi, con un po’ di mira migliore addirittura avrebbero potuto vincere la partita. Sì perché Milinkovic praticamente è uscito immacolato dal campo mentre il suo collega dall’altra parte qualche parata l’ha dovuta fare. Di certo la prestazione generale deve migliorare. Ma non va dimenticato che questo Napoli perde pezzi continuamente. Non si fa in tempo a recuperare qualche elemento che se ne fermano altri due.
Sabato si sono arresti per problemi muscolari prima Gilmour e poi Spinazzola. Qualcuno grida allo scandalo e vorrebbe sapere il perché di tutti questi infortuni. Conte non si spiega il perché di così tanti calciatori che alzano bandiera bianca sistematicamente. Bisogna capire come stanno il regista e il terzino e se ce la faranno ad andare almeno in panchina contro l’Eintracht di Francoforte.
La buona notizia è che Lobotka, pur giocando pochi minuti, sembra essere pronto per il rientro effettivo. Pure Noa Lang è stato schierato nel finale. Aspettando Lukaku, dunque, si spera che prima o poi questo gruppo possa ricomporsi in modo tale da lottare sempre per il titolo e provare ad arrivare ai play off di Champions per puntare poi agli ottavi di finale.
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