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Antonio Conte: «Diamo fastidio in testa alla classifica»

Il tecnico manda messaggi ai tifosi: «Siete dei sognatori e gli altri l’hanno capito e cercano di deprimervi»

Antonio Conte: «Diamo fastidio in testa alla classifica»

Antonio Conte

NAPOLI. Da uomo del Sud, Antonio Conte si sta rendendo conto che cosa vuol dire combattere con il Nord. Prima che approdasse al Napoli nell’estate del 2024 non pensava che potesse essere così difficile primeggiare se non ti chiami Inter, Milan e Juventus. La squadra azzurra ha cambiato la geografia del pallone del Belpaese e questa cosa non va bene. Ed è per questo che Tonino da Lecce ha voluto mandare l’ennesimo messaggio ai suoi tifosi: «Diamo fastidio in testa alla classifica ha ammesso il tecnico dei partenopei alla vigilia della sfida all’Eintracht ed è per questo che dico ai napoletani di stare al nostro fianco. Essendo dei sognatori gli altri lo sanno e fanno di tutto per deprimerli».

Solo 5 gol dagli attaccanti Si attende di più?

«Qualcuno deve aver segnato se siamo primi in classifica, prima di queste due partite si parlava di poca solidità in difesa, ora veniamo da due clean sheet e parliamo di attacco. State sempre a cercare il bicchiere mezzo vuoto su tutto, noi abbiamo avuto difficoltà assurde dall’inizio della stagione e continuiamo ad averle e vedo la classifica e c’è il Napoli lì. Noi sentiamo solo critiche, c’è stato un pompamento assurdo di aspettative, dovevamo ammazzare di qua e di là, chi arrivava doveva cambiare la prospettiva della squadra, sono mancati giocatori come Lukaku, fondamentali, si è fatto male De Bruyne, Rrahmani è rientrato all'ultima, si sono fatti male Lobotka ed altri, abbiamo sopperito a tutto e poi lo vedi in testa e dici ma come hanno fatto? Ve le fate queste domande? Io dissi servono più gol, ma serve vincere, ma Anguissa quanti gol ha fatto in più? Anguissa ha tre gol in più rispetto all’anno scorso Cerchiamo di essere seri!».

Che Napoli ci sarà in Champions?

«Abbiamo trovato un’alternativa importante in un'unica partita, con l'Inter, quando Hojlund era fuori, schierando Neres davanti per sfruttare la sua velocità e credo abbia funzionato. Anche col Como abbiamo provato ad affiancare Neres alla punta per poi tornare al 4-3-3. Non cambia l'idea. Questa è una partita in cui possiamo rimettere in sesto la classifica in Champions, ma è un avversario forte, come tutti, sappiamo ciò che stiamo facendo nelle difficoltà e mi sento in dovere di difendere questa squadra. Quando parlo del tifoso napoletano che non deve farsi prendere in giro parlo proprio delle voci messe in giro ad arte per cercare di creare aspettative assurde verso la squadra o per ammazzarla. Il popolo napoletano deve restare sempre compatto con la squadra, tapparsi le orecchie, il tifoso napoletano è un sognatore e da fuori lo sanno che basta poco per pompare e ammazzare e far venire la depressione. Restiamo compatti, ascoltate i calciatori e l'allenatore, sono gli unici che vogliono bene la squadra, da fuori è tutto un interesse. Stiamo uniti, l’annata sarà difficile e complessa, ve lo sto dicendo dall'inizio. Onore ai ragazzi che con tutte le difficoltà che ci sono io vedo la classifica e vedo ancora noi lì e domani se vinciamo andiamo a 6 punti... se non ci riusciamo gli altri saranno stati più bravi, amen, ma troveranno sempre un gruppo forte. L'ambiente deve starci vicino, non andate dietro a chi creare problematiche, in eccesso o in difetto. Il Napoli lì dà fastidio, il Napoli che lotta per le prime posizioni dà fastidio, io lo capisco, gli altri devono entrare nell'ottica. Nonostante le difficoltà siamo lì e questo fa paura».

La Bundesliga è davanti alla Serie A?

«No, il livello credo sia uguale. In questo momento il campionato fuori portata è la Premier League a causa della potenza economica e delle infrastrutture. Della Germania invidiamo un campionato con meno partite ed è un vantaggio, nel periodo invernale si riposano e poi riprendono, noi non ce l'abbiamo. Poi il resto c’è il Bayern che viaggia a livelli stratosferici con società e giocatori forti, fa una corsa a parte, poi altre di livello, il Bayer Leverkusen due anni fa e la finale di EL, altre squadre come l'Eintracht, Stoccarda, Borussia, ma sono squadre del nostro livello ed è di pari livello il campionato».

Come stanno Gilmour, Spinazzola e quali sono le sensazioni su Lobotka?

«Lobotka ha fatto l’ultima parte col Como, era al rientro, dargli più minutaggio poteva essere un serio rischio, parlando con lui abbiamo optato per questa soluzione. Anche Rrahmani era in partita col Lecce, gli ho chiesto se voleva fare una parte della gara ed abbiamo preferito evitare poi quella dopo l'ha giocata. Lobotka dovrebbe esserci... si è allenato, l'iter che abbiamo è questo».

Gli arbitraggi europei le sembrano superiori a quelli della Serie A?

«Non mi metto a parlare di arbitraggi, lasciamo stare. Appena si parla poco poco di arbitri, appena si solleva un problema li mandiamo in confusione. Avete visto? Appena qualcuno ha parlato è successo di tutto e di più e quindi non parliamo degli arbitri altrimenti li mandiamo ancora di più in confusione. Ripeto, dispiace perché vedi a volte che il sistema non si basa su fondamenta solide. Al primo soffio di vento, appena qualcuno si alza per parlare e migliorare il calcio italiano, vedete che cavolo è successo... io parlo di realtà, lasciamoli tranquilli sperando facciano attenzione, io non capisco quando c'è un monitor lì perché non venga richiamato al monitor e se viene richiamato non deve significare che c'è assolutamente un errore e l'arbitro deve sentirsi obbligato a cambiare. L'arbitro può anche aver visto giusto! Se lo chiami dici ci sarà un errore, in alcune situazioni avevano invece deciso bene. Facciamo attenzione, la situazione è molto debole, siamo collaborativi ma nel modo giusto non come in passato».

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