Cerca

Calcio

Un pari amaro

Un brutto Napoli non batte l’Eintracht e si allontana dai play off di Champions

Un pari amaro

Addio monti sorgenti, addio Champions. Sembrano sfumare per gli azzurri i playoff del torneo continentale. Il Napoli non riesce a superare il Francoforte (0-0), sceso al Maradona per difendere in massa dopo avere incassato cinque gol dall’Atletico a Madrid e cinque dal Liverpool sul suo campo.

Il Napoli, impreciso, poco mobile e sotto ritmo, ha avuto nei minuti di recupero l’occasione per vincere, ma prima Setterer respingeva il tiro di Elmas e poi Hojlund in mezza girata nell’area piccola consentiva al portiere tedesco di bloccare. Sono mancati i protagonisti.

Il solo Anguissa con i suoi strappi ha cercato di dare sostanza al morbido predominio azzurro. Hojlund (1,91) cancellato dal possente Koch (1,90). Disastroso McTominay, incapace di vincere un duello e due volte con la palla buona per decidere il match (53’ preceduto dal portiere, 83’ sventagliata alta).

Non incisivo Lobotka. Gutierrez ed Elmas esaurivano nel primo tempo la loro verve. Stanco Politano e sostituito dopo un’ora di gioco. Ancora alla ribalta Milinkovic-Savic che ha salvato sulle conclusioni di Knauff (73’) e sul tiro ravvicinato di Burkardt (80’). Non hanno inciso Neres (65’ per Politano) e Lang (74’ per Lobotka).

Conferma del 4-3-3. Tornava Lobotka. Tornava la spina dorsale (Rrahmani, Lobotka, Hojlund). C’era una nuova “catena” a sinistra, Gutierrez-Elmas, novità buone del mercato (Conte). Al Napoli sono mancate grinta e velocità. Di fronte alla compatta difesa dei tedeschi, gli azzurri hanno girato continuamente la palla, costretti sotto la pressione a tutto campo del Francoforte a ricominciare da dietro perdendo il tempo di gioco, risultando prevedibili, facilmente contenuti.

Il gigantesco Koch ha dominato al centro della difesa tedesca, raddoppi continui sulle fasce per fermare gli esterni azzurri. Il Napoli ha sferrato un solo tiro pericoloso (13’ Elmas), respinto da Setterer. Non ha più impegnato seriamente il portiere avversario.

In due mischie nell’area del Francoforte (6’ e 21’), prima Hojlund e Anguissa si sono ostacolati a vicenda per concludere, poi Buongiorno e McTominay non sono riusciti a toccare la palla in rete. Il Napoli accusa lo sforzo del doppio impegno, campionato e Champions, una partita ogni tre giorni.

Contro il Francoforte non aveva soluzioni alternative a Hojlund, fermo Lukaku, squalificato Lucca, in panchina il giovane procidano Ambrosino. Neres e Lang sono entrati in un match già “chiuso” dai tedeschi, tutti nella loro metà campo col solo Burkardt più avanti, ma anche pronto a infoltire il centrocampo tedesco.

I centrali azzurri della difesa sono stati liberi di impostare, ma con pochi riferimenti in avanti. Queste sono partite che si possono risolvere con un calcio piazzato (male il Napoli sui corner, anche pochi, cinque) o una conclusione da fuori area (l’ha sbagliata clamorosamente McTominay, un’altra l’ha sprecata Di Lorenzo).

Il Napoli ha perso palla in più di una occasione (errori iniziali di Politano, Anguissa, McTominay, Elmas), neanche Milinkovic-Savic è stato abile nei lanci. La tensione del match da vincere a tutti i costi ha forzato le giocate azzurre e provocato gli errori in appoggio. 

È mancata la qualità del gioco contro una squadra tedesca di metà classifica, però molto organizzata a difendere. Il girotondo del Napoli per trovare un varco e colpire è stato lento e noioso. Anche gli inserimenti offensivi di Di Lorenzo e Gutierrez non hanno sconvolto l’assetto difensivo del Francoforte.

Il predominio azzurro, infarcito di errori tecnici, è stato sterile. I tedeschi, bene attestati, hanno tolto profondità agli attacchi del Napoli e, nei contrasti, sono stati più vigorosi. È uno zero a zero malinconico. Il Francoforte si è disteso poche volte in attacco, tenendo soprattutto palla, un po’ più pericoloso nel finale. Il Napoli è stato attento a difendere dopo l’imbarcata dei sei gol a Eindhoven. Il campionato resta il reale obiettivo degli azzurri. Ma ci vorrà un Napoli in salute mentale e fisica per non mollare il primo posto.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori