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Conte resta in silenzio, tocca al Napoli parlare

Niente conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l’Atalanta. L’allenatore vuole rimanere concentrato assieme alla squadra

Conte resta in silenzio, tocca al Napoli parlare

Antonio Conte

NAPOLI. Bocca cucita. Niente conferenza di vigilia dell’allenatore del Napoli. Antonio Conte oggi non parlerà. Ha deciso di rimanere in silenzio il tecnico leccese. Di solito, prima di una gara dove non c’era stata una sfida infrasettimanale, l’incontro con i giornalisti non è mai saltato.

A quanto pare non c’è voglia di confrontarsi e rispondere a domande che potrebbero distrarre il gruppo. In questo momento conta rimenere concentrati per provare ad uscire da un periodo di difficoltà che ha creato qualche danno inaspettato. Il dopo Bologna nessuno l’ha dimenticato. Lo sfogo di Conte ha fatto rumore nella piazza partenopea. E anche lo spogliatoio ne ha risentito molto.

Dire che i giocatori non hanno cuore e che pensano al proprio orticello non può passare inosservato. A caldo, però, si dicono tante cose che non si pensano. O magari si pensano ma hanno un secondo fine. Quello di stimolare una squadra che ha abbassato un po’ l’asticella. I bravi allenatori hanno delle strategie proprie.

Poi bisogna capire se funzionano o meno. Sicuramente un confronto con la squadra è stato fatto. Fare finta di nulla sarebbe stato controproducente.

DEVE PARLARE IL CAMPO

Don Antonio, dunque, dovrà solo preparare la sfida con l’Atalanta di domani sera al Maradona. Le chiacchiere se le porta via il vento. Ora più che mai servono i fatti. Quelli di Di Lorenzo e compagni che dovranno dimostrare di volere ancora onorare lo scudetto che indossano sul petto. Le assenze sono tante e pesanti ma non possono essere un alibi. Serve rialzarsi e farlo contro la Dea del nuovo allenatore Palladino sarebbe il massimo.

Anche perché poi il match di martedì sera con il Qarabag, sempre in casa, verrebbe preparato con uno spirito di verso. Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità. Conte è stato giustamente massacrato per ciò che ha detto dopo il ko del Dall’Ara. Ma in campo non ci va lui. Di solito certe considerazioni si fanno nel chiuso di uno spogliatoio. Lui l’ha voluto urlare ai quattro venti per fare arrivare il messaggio forte e chiaro a tutti. Nessuno escluso.

I calciatori devono responsabilizzarsi e dare molto di più. Perché a quanto pare fino a due domeniche fa l’applicazione non era abbastanza. Si è sempre campioni d’Italia. Non bisogna mai dimenticarlo. E va ricordato a tutti che dopo il terzo scudetto si è crollati e si è arrivati decimi in classifica. Un bis a Conte proprio non sta bene. Ecco, quindi, che vale la pena remare tutti dalla stessa parte per raggiungere i vari obiettivi.

È ancora tutto in gioco tra campionato, Champions, Coppa Italia e Supercoppa. Certo, sarebbe stato meglio avere almeno De Bruyne ed Anguissa a disposizione. Ma tra poco torna Lukaku che potrà diventare di nuovo il punto di riferimento dell’attacco come l’anno passato. Conte, comunque, dirà la sua al termine della sfida con l’Atalanta. La speranza è che possa chiarire la sua posizione dopo una bella e fondamentale vittoria.

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