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Champions, Conte: «Mou grande allenatore, Napoli senza cattivi pensieri»

Il tecnico azzurro alla vigilia di Benfica-Napoli in programma domani sera in Champions

Champions, Conte: «Mou grande allenatore, Napoli senza cattivi pensieri»

Antonio Conte

«Che idea ho di Mourinho come allenatore? Stiamo parlando di un grandissimo allenatore. Il curriculum parla per lui in maniera netta. Sono contento di incontrarlo. Sarà un piacere rivederlo e salutarci. Non penso che io debba spiegare chi è Mourinho alla stampa». Così Antonio Conte alla vigilia di Benfica-Napoli in programma domani sera in Champions.

«Nella testa della squadra - ha proseguito Conte - non ci deve essere qualcosa di diverso rispetto alle vigilie delle ultime partite. Ogni gara deve essere importante. Come sempre ci sarà la massima concentrazione. C'è da recuperare un po' di energie. Abbiamo giocato domenica sera. Oggi abbiamo preparato la partita a livello didattico. Affrontiamo una ottima squadra che ha fatto bene con lo Sporting Lisbona. Sappiamo che è uno stadio molto caldo. Veniamo con la mente sgombra di cattivi pensieri. Sappiamo che ci sono tre punti in palio. Come dico ai ragazzi cerchiamo di dare sempre il massimo».

«Mourinho ha detto che ha assenze pesanti? Non c'è alcun problema. Gli infortuni sono sotto gli occhi di tutti. È una partita importante, loro hanno solo tre punti in classifica e noi sette. Loro devono vincere se vogliono ambire ai play off. Stessa cosa pure noi. Mi auguro che sia una bella partita» ha continuato il tecnico azzurro.

«Dobbiamo giocare la partita con coraggio e con la voglia di fare quello che facciamo durante gli allenamenti - ha detto ancora Conte -. Dobbiamo cercare di fare una gara, una partita da Napoli. Con la Juve abbiamo messo tante energie fisiche e nervose. Abbiamo ancora un giorno per prepararla. Tutti abbiamo intenzioni positive. Cosa è cambiato in un mese? In un momento di difficoltà a livello oggettivo di infortuni, con una tegola a settimana, apprezzo che sia cresciuto il senso di responsabilità da parte di tutti. Tanti calciatori che sono arrivati hanno capito le dinamiche. Anche il fatto di giocare poco non aveva favorito questa integrazione. Penso ci sia stato un miglioramento sotto tutti i punti di vista. La crescita è stata di grande responsabilità».

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