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12 Dicembre 2025 - 09:19
NAPOLI. È scattato l’allarme stanchezza in casa Napoli. Mercoledì sera contro il Benfica la squadra azzurra ha mostrato un calo fisico notevole che naturalmente ha influito sulla prestazione generale di tutti i calciatori. Purtroppo c’era da aspettarselo un momento del genere.
Era impossibile che gli stessi calciatori delle tre gare di campionato (Atalanta, Roma e Juventus) e della precedente sfida di Champions con Qarabag potessero andare sempre a cento all’ora. La forza dei partenopei nelle sfide vinte è stata l’intensità. E l’intensità alta dipende soprattutto dalla forma fisica oltre che mentale. Ma quando le gambe non vanno anche la testa ha difficoltà a pensare cosa fare.
TROPPI POCHI
Prima o poi le assenze dovevano pesare sull’andamento dell’attuale momento del Napoli. Conte lo stava ripetendo da tempo che i suoi ragazzi stavano dando il massimo e che andavano solo ringraziati. Rinunciare a ben sette calciatori è davvero molto difficile. Soprattutto se non c’è neanche il tempo di recuperare energie.
Il Napoli ha sprecato tanto domenica sera con la Juventus. Lunedì c’è stato un po’ di scarico, martedì lavoro didattico senza campo e mercoledì in campo di nuovo dopo tre ore e mezza di aereo per arrivare a Lisbona. Ci fossero state delle alternative non ci sarebbe stato alcun problema. Ma per capire lo stato di difficoltà basta vedere chi c’era in panchina al Da Luz.
Escluso i due portieri Contini e Ferrante, seduti c’erano Juan Jesus, Spinazzola, Vergara, Politano, Ambrosino e Lucca. Tutto qua. Marianucci e Mazzocchi sono andati in tribuna perché fuori dalla lista Uefa. Lukaku è rientrato ma purtroppo deve ancora aspettare prima di poter lavorare con il gruppo ed essere a disposizione ufficialmente.
AVANTI COSÌ
Attualmente non c’è niente di nuovo all’orizzonte. Domenica pomeriggio a Udine ci potrebbe essere giusto qualche cambio ma niente di che. Lobotka e Gutierrez potrebbero farcela per la semifinale di Supercoppa a Riad con il Milan in programma il 18 dicembre. Per il resto è tutto rinviato a gennaio.
Quando si potrà tornare sul mercato e molto probabilmente ci sarà il reintegro di Anguissa. Conte proverà in queste tre gare fino a fine dicembre (speriamo anche quattro perché significherebbe andare in finale di Supercoppa) a chiedere ancora qualche sforzo a Di Lorenzo e compagni. Soprattutto in campionato si dovrà provare a rimanere sempre in testa alla classifica in modo tale da poter cominciare il nuovo anno con la massima ambizione dello scudetto.
Che poi è fondamentale per poter rimanere in Champions League. Oltre al match in casa dell’Udinese in programma domenica, di ritorno dal mini torneo a Riad, il 28 dicembre ci sarà la trasferta a Cremona. Che non sarà una passeggiata visto l’exploit della squadra di Nicola. Ma è inutile guardare troppo avanti. Bisogna gestire una partita per volta e quella del Friuli è la più difficile in questo momento. Anche perché la stanchezza c’è e non si può rimediare. Ma il Napoli saprà rialzarsi come sempre.
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