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Serie A
15 Dicembre 2025 - 08:00
La fisicità dell’Udinese, cinque corazzieri in campo oltre il metro e 90, e nessun tiro nella porta di Okoye condannano il Napoli alla sconfitta sul campo di Udine (0-1). Per un tempo è stata una partita a incastro, Udinese e Napoli giocandosi addosso con attenzione massima alla fase difensiva, marcature strette e raddoppi.
La squadra azzurra regge il confronto (si era risparmiata a Lisbona?). Ma è subito chiaro che Neres contro Solet (1,92) e Lang contro Kristensen (1,98) non avranno vita facile, e non l’hanno avuta, praticamente annullati. E Kabasele vince il duello con Hojlund, combattivo ma frenato dal difensore congolese. E’ anche evidente che i lanci lunghi di Milinkovic-Savic e i cross azzurri sono ribattuti dalla difesa friulana che sovrasta in centimetri.
Al Napoli sfugge l’unica occasione-gol della prima fase quando, sul cross di Spinazzola, c’è Bertola a precedere Lang in corner (10’) con un intervento disperato. L’Udinese mette a segno l’unico tiro tra i pali, abile Milinkovic-Savic a respingere la conclusione di Ekkelenkamp (30’).
La partita, bloccata nel primo temo, si accende nella ripresa con l’Udinese che prende in pugno la gara rovesciandosi con forza nella metà campo azzurra. Il Napoli si salva in due occasioni. Cancellato il gol di Davis (52’) per offside del centravanti inglese. Annullato dopo l’intervento del Var il gol di Zaniolo (69’) per precedente fallo di Karlstrom su Lobotka. Il match sta piegando tutto dalla parte dell’Udinese.
Sul piano atletico, la squadra azzurra non ha risorse sufficienti per controbattere la supremazia fisica dei friulani. Conte corre ai ripari con Politano per Lang e Lobotka per Beukema (61’). L’Udinese gioca a due punte (un super Zaniolo e Davis) e Conte rinuncia al terzo difensore che, oltretutto, rompendo la linea giocava avanzato su Ekkellenkamp, centrocampista offensivo. Con Lobotka ha finalmente un vero regista.
Poi, con Politano in campo, Conte lascia Neres a destra per avere più chance sullo stesso lato. Ma l’Udinese è un tornado. Milinkovic-Savic svia sulla traversa il tiro di Piotrowski (59’) e Zaniolo batte a lato un’invitante palla-gol (68’). La pressione friulana è feroce, i giocatori di Runjaic azzannano gli azzurri in ogni zona del campo.
Buongiorno è in difficoltà contro Zaniolo scatenato. Rrahmani tiene a stento Davis. Neres e Lang (l’olandese prima della sostituzione) giocano stabilmente arretrati per infoltire la linea difensiva. McTominay, da mediano, regge a stento la pressione di Piotrowski e Lobotka è in affanno contro Karlstrom. La superiorità dell’Udinese si concretizza col tiro a giro di Ekkelenkamp (73’) per il vantaggio friulano: McTominay si è fatto saltare di testa fuori area, Politano e Rrahmani non riescono a schermare Ekkelenkamp.
L’ultimo quarto d’ora, recupero compreso di 5’, vede il Napoli all’attacco contro l’Udinese che difende con otto giocatori. Solo una prodezza può abbattere il muro di casa. Conte accentua la fase offensiva con gli ingressi di Lucca per Elmas e di Gutierrez per Spinazzola (83’) dopo avere sostituito Buongiorno in difficoltà con Olivera (75’).
L’assedio del Napoli porta a nulla perché Hojlund si divora il gol sotto porta sul cross basso di Lucca (88’) e lo stesso Lucca, imbeccato da Hojlund, prende il palo esterno (93’). Il doppio centravanti fallisce il pareggio che il Napoli avrebbe meritato per il finale generoso. Ma le cifre sono tutte e vantaggio dell’Udinese: un gol, due reti annullate, due parate decisive di Milinkovic-Savic, zero tiri in porta del Napoli.
Il Napoli è stato in campo con discreta energia, però fisicamente inferiore alla formazione di casa, e grande orgoglio. L’Udinese ha finito col prevalere in ogni duello. La squadra di Runjaic, soprattutto nella ripresa, ha costretto gli azzurri a una partita durissima. In difficoltà, ma senza mai mollare, il Napoli ha fallito nel finale il pareggio che avrebbe premiato la reazione azzurra per rimontare.
Quarta sconfitta per il Napoli, tutte in campo esterno (Milan, Torino, Bologna, Udine): fuori casa il Napoli non ha mai pareggiato. Il Napoli cala al terzo posto. L’Inter scappa in testa due punti sugli azzurri, il Milan secondo un punto avanti al Napoli sempre in difficoltà con la “rosa” azzoppata da troppi infortuni. E ora s’interpone la faticosa trasferta in Arabia Saudita per la Supercoppa italiana con Inter, Milan e Bologna (giovedì, Napoli-Milan è la semifinale) che aggraverà i problemi azzurri sul piano fisico.
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