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il caso

Scontro con Oriali, per Allegri solo una multa

Il giudice sportivo condanna il tecnico del Milan ad un’ammenda di 10mila euro: per la squalifica doveva prenderlo a pugni

Scontro con Oriali, per Allegri solo una multa

NAPOLI. Una multa e tutto è a posto. Se la cava con un’ammenda di diecimila euro Massimiliano Allegri per le offese continue a Lele Oriali. Il Napoli aveva condannato il comportamento dell’allenatore del Milan con un comunicato ufficiale. “Auspichiamo che tale aggressione, totalmente fuori controllo, non passi inosservata, a maggior ragione perché, con 33 telecamere impegnate nella produzione dell’evento, è impossibile non riscontrare quanto avvenuto”, aveva scritto il club partenopeo. I collaboratori federali presenti a Riad avevano assistito alla scena e durante la notte avevano scritto e inviato il rapporto al giudice sportivo. Che, però, non ha provveduto alla squalifica.

Questa la motivazione: “nel corso del secondo tempo ha assunto un atteggiamento provocatorio nei confronti di un dirigente della squadra avvesaria, al quale rivolgeva ripetutamente anche espressioni offensive; infrazione rilevata dai collaboratori della procura federale”. A quanto pare la squalifica sarebbe scattata in caso di un contatto fisico. C’è stato, però, un comportamento che nel calcio non può essere ammesso. Esistono sicuramente i fatti di campo ma l’allenatore del Milan è andato oltre ogni limite.

SENZA RISPETTO. Non ha ha guardato in faccia a nessuno il signor Allegri. Offendere in quel modo un’icona del pallone nostrano è davvero troppo. Ma a quanto pare il toscano non sa gestire determinati momenti. Eppure Conte aveva provato a calmarlo ed, invece, lui si è sfogato come un pazzo. Non si capisce il perché di quella rabbia visto che l’arbitro Zufferli aveva fischiato quasi tutto a suo favore. Non aveva ammonito Rabiot per il fallo da terra su Politano. Non aveva espulso Maignan per la manata volontaria sempre a Politano.

Perdere non piace a nessuno ma si deve avere rispetto di chi sta dall’altra parte. Sarebbe stato importante se il tecnico livornese avesse chiesto scusa al termine dell’incontro in diretta tv. O anche dopo a freddo. Non l’ha fatto perché crede in quello che ha detto. E considerato che neanche è stato squalificato nella prossima gara magari prenderà di mira qualche altro dirigente con provocazioni e offese continue. Tanto diecimila euro che vuoi che siano per lui e per un club che non ha problemi a pagare.

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