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Botti di Capodanno con Rasmus il terribile

Il Napoli batte anche la Cremonese con una doppietta di Hojlund e rimane in corsa per lo scudetto con le milanesi

Botti di Capodanno con Rasmus il terribile

Un Napoli dominante con un ariete possente passa sul campo della Cremonese (2-0). Doppietta di Hojlund (come contro la Juventus), centravanti di grande forza fisica, sempre in anticipo su Baschirotto, battendolo in ogni duello, devastante nel cuore della difesa lombarda. Hojlund ha mirato la porta di Audero in altre quattro occasioni, sfiorando la tripletta.

A Cremona, Conte schiera la squadra della Supercoppa. Il primo tempo degli azzurri è un tornado. Il Napoli si avventa sulla Cremonese con un gioco veloce e un’aggressività totale. Alla squadra di casa concede appena una conclusione dalla distanza senza problemi per Milinkovic-Savic (7’ Terracciano).

L’offensiva azzurra corre sulle fasce, incontenibile Spinazzola a sinistra, ben presente Politano a destra. Sul lato del romano stenta a inserirsi Neres. Tutti i palloni sono per Hojlund. Il risultato salta al 13’ dopo un cross di Politano, una staffilata di Spinazzola e Hojlund, bene appostato sul rimpallo della difesa lombarda, insacca di destro.

Il Napoli ha solo il difetto di non andare subito al raddoppio, ma governa il match con grande autorevolezza. Sugli accenni offensivi della Cremonese, Rrahmani e Juan Jesus concedono zero occasioni a Vardy e Sanabria. Lobotka, che subisce sistematicamente fallo, e McTominay reggono il centrocampo, due contro tre (Zerbin, Grassi, Payero) assistiti dai rientri di Politano e Neres e dall’aiuto di Di Lorenzo.

Il Napoli è molto attento alla fase difensiva. La squadra è compatta e si propone costantemente in attacco. Audero salva su Hojlund servito dal Politano (24’). Sul lancio di Milinkovic-Savic il centravanti danese si allunga troppo la palla e Audero può intervenire (35’). Il raddoppio scatta alla fine del primo tempo.

L’azione nasce ancora da un cross di Politano, in piena area sono in tre su McTominay, Hojlund sfugge a ogni marcatura e realizza ancora di destro (45’). Sono sei i gol del danese in campionato.

Nella ripresa, il Napoli abbassa il ritmo. La Cremonese comincia a giocare nella metà campo azzurra. Conte impiega energie fresche sulla fascia sinistra (46’ Gutierrez per Spinazzola, 51’ Lang per Elmas). Cresce il rendimento di McTominay, pronto a spazzare l’area di Milinkovic-Savic e lesto ad andare a bersaglio impegnando due volte Audero (74’ e 86’).

Lobotka continua ad essere il padrone del centrocampo. La Cremonese si rinforza in attacco (60’ Johnsen per Barbieri e il camerunese Moumbagna per Sanabria; 77’ Bonazzoli per Zerbin e Bondo per Grassi). E’ Moumbagna il più pericoloso e Conte inserisce Buongiorno per Neres (73’).

Il Napoli concede campo alla Cremonese, ma la chiude negli ultimi venti metri. La squadra azzurra gioca con grande attenzione, si copre, replica in contropiede. Milinkovic-Savic non corre mai pericoli. Il Napoli, in ottima condizione fisica, sfiora il gol con Hojlund (50’ a lato) e con Rrahmani (67’ colpo di testa su corner di pochissimo fuori). La partita, a tratti aspra, è sempre in pugno agli azzurri.

Le sostituzioni finali: Lucca per Hojlund e Mazzocchi per Politano (88’). Il possesso-palla della Cremonese è sterile perché la fase difensiva del Napoli è impeccabile. E’ tornato il Napoli sicuro di sé, con buona corsa e controllo di ogni zona del campo. Positivi gli innesti di Gutierrez e Lang.

Alla fine, le conclusioni azzurre sono 22, otto nello specchio della porta. Interrotto il digiuno in trasferta (quattro sconfitte in nove partite). Hojlund, 22 anni, può ricordare la forza dirompente di Jeppson e Vinicio. E’ impressionante per esplosività fisica. Ha giocato 88 minuti alla stessa maniera: sempre battagliero, sempre vincente sugli avversari, a tratti ha fatto reparto da solo.

Il Napoli si mantiene nel terzetto di testa, tenendo a bada la riscossa della Juventus (due punti sotto e con una partita in più). Da Riyadh a Cremona, è un Napoli che ha ripreso la migliore condizione. Il mese di gennaio si annuncia molto impegnativo, con otto partite (due di Champions). Inizio anno a Roma contro la Lazio (4 gennaio).

In trasferta con Inter (11) e Juventus (25). Al Maradona con Verona (7), Parma (14) e Sassuolo (17). Per la Champions, a Copenaghen (20) e contro il Chelsea a Fuorigrotta (28). Sarà una battaglia lunga.

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