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il summit a Napoli

«G7 della Difesa, momento straordinario»

Il ministro Crosetto: «I conflitti hanno deteriorato il quadro della sicurezza»

G7 della Difesa

Il ministro Guido Crosetto

NAPOLI. «È un momento straordinario. Stiamo per iniziare per la prima volta il G7 della Difesa. Per quasi 50 anni il gruppo dei 7 si è riunito per rispondere alle sfide geopolitiche, sociali ed economiche globali, ma fino a oggi l'opportunità di incontrarsi in questo formato e la necessità di discutere in profondità sui temi di difesa e di sicurezza non sono mai state prese in considerazione. Il format del G7  è nato in risposta alla crisi energetica del 1973, fungendo da piattaforma informale per la cooperazione economica e finanziaria in un contesto geopolitico ben definito. Con lo stesso approccio ci incontriamo oggi per discutere le questioni di sicurezza più rilevanti che attualmente influiscono sui nostri interessi comuni e sulla nostra prosperità in tutto il mondo». Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in apertura del G7 Difesa in corso al Palazzo Reale, a Napoli.

«Le aggressioni brutali della Russia in Ucraina e la situazione alquanto critica in Medio Oriente, combinati con l’instabilità profonda che si trova nell'Africa subsahariana e le tensioni sempre maggiori nell'Indopacifico, mettono in luce un quadro di sicurezza deteriorato con prospettive per il futuro che non possono essere positive» evidenzia l’esponente del governo Meloni. «Anche se potrebbe sembrare che questi conflitti siano geograficamente distanti, sono direttamente collegati a noi con dinamiche profonde e interconnesse. In questo contesto riconosciamo una matrice comune ossia un riscontro tra due visioni del mondo diverse e spesso forse incompatibili. Da un lato - ha aggiunto - i Paesi e le organizzazioni che credono in un ordine del mondo basato su diritto internazionale, dall'altro chi cerca sistematicamente di mancare di rispetto alla democrazia per seguire i propri obiettivi anche con l'uso deliberato della forza militare. Tuttavia questo è ancora più pertinente di un aspetto securitario». Secondo Crosetto «ci troviamo di fronte a scenari estremamente fluidi e caratterizzati da instabilità, con un'escalation che va dalla competitività strategica a un confronto aperto e continuativo. L'utilizzo del potere militare e di strumenti ibridi per ottenere avanzamenti territoriali ed espansioni malevoli nelle aree di influenza sono tristemente il modus operandi ricorrente».

«Questa instabilità pervasiva globale ha conseguenze dirette sui nostri interessi economici e sociali - sottolinea il ministro -. In altre parole c'è un impatto sul nostro stile di vita. La sicurezza è la base delle società, semplicemente non può esserci sviluppo di alcun tipo senza sicurezza. Tenendo questo in mente, vorrei sottolineare l'importanza straordinaria della nostra presenza qui oggi perché vogliamo mostrare nostro impegno e determinazione per affrontare queste sfide urgenti e importanti come membri del G7 Difesa con partecipazione della Nato. La nostra presenza qui manda un messaggio forte e robusto a chi cerca di ostacolare i nostri sistemi democratici». E ancora: «Il legame che ci tiene uniti è solido e si basa su valori comuni di libertà e sulla fiducia incondizionata nel diritto internazionale. Con questo messaggio di unità e fermezza apro ufficialmente i lavori del G7 Difesa, fiducioso che i nostri dibattiti riusciranno a offrire risultati concreti e misurabili».

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