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Camera “Sebastiano Fusco"
18 Gennaio 2025 - 15:47
La presidente Simona Lai
NAPOLI. La Camera degli avvocati penalisti “Sebastiano Fusco”, preso atto delle numerose complicanze e criticità verificatesi all'esito dell'entrata in vigore dell'obbligatorietà del deposito telematico di tutti gli atti processuali, ha inoltrato al Governo ed ai capi degli uffici direttivi del circondario e del distretto di corte di appello di Napoli un documento con il quale se ne chiede l'immediata sospensione. Nella nota dei penalisti si lamenta che tale sospensione è stata asimmetricamente disposta dai capi di importanti uffici giudiziari unicamente a beneficio di giudici e operatori amministrativi. Con la nota della Camera degli avvocati penalisti “Sebastiano Fusco”, pertanto, si rimarca che gli effetti dirompenti dei malfunzionamenti del sistema espongono irragionevolmente al rischio di decadenze e preclusioni unicamente imputati e parti lese. Nella nota dei penalisti si fa rilevare che per effettuare telematicamente depositi di documenti e atti anche nel contraddittorio dibattimentale, le aule di udienza dovrebbero disporre di plurime postazioni, essere adeguatamente cablate e l' ufficio dovrebbe disporre di personale specializzato. I legali lamentano che non possono essere giudici, pubblici ministeri e avvocati a garantire il corretto funzionamento di dispositivi, app e piattaforme. I penalisti della Camera “Sebastiano Fusco”, proclamando lo stato di agitazione e convocandosi in assemblea per il 30 gennaio, auspicano che tutte le parti istituzionali vogliano ridiscutere e manifestarsi aperte al confronto rispetto ad un processo di telematizzazione che in quanto ispirato a criteri avventuristi rischia di generare effetti, ritardi e disfunzioni contrarie agli effetti che la digitalizzazione si prefigge.
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