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Morto per mesotelioma da amianto, condannato il ministero della Difesa

Dovrà risarcire un milione di euro ai familiari del sottocapo nocchiere Clemente Crisci

Morto per mesotelioma da amianto, condannato il ministero della Difesa

NAPOLI. Condanna definitiva per il Ministero della Difesa a risarcire con un milione di euro i familiari del sottocapo nocchiere Clemente Crisci, morto il 19 agosto di dieci anni fa a causa di un mesotelioma pleurico per esposizione all'amianto durante il servizio in Marina Militare. Crisci, originario di Maddaloni, aveva prestato servizio dal 1966 al 1971 ed era stato esposto a elevate concentrazioni di amianto su navi vecchie e senza strumenti di protezione individuale. L'uomo, dopo aver rla diagnosi di mesotelioma, aveva chiesto il riconoscimento della causa di servizio e dello status di "Equiparato a vittima del dovere", ed i relativi benefici di legge. Ma solo dopo la sua morte, nel 2018 la Commissione medica ospedaliera del Ministero, e nel 2019 il comitato di verifica, è arrivata la conferma e il riconoscimento della causa di servizio e dello status di vittima del dovere. Ora la condanna del Tribunale civile di Roma è diventata definitiva.

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