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Inferno a oltranza tra i vicoli, è il terzo agguato in 48 ore

Si spara ancora alle Case Nuove, gambizzato il 26enne Enrico Esposito

Inferno a oltranza tra i vicoli, è il terzo agguato in 48 ore

NAPOLi. Sembra proprio non esserci pace tra i vicoli della Ferrovia. A 48 ore di distanza dalla micidiale sparatoria avvenuta domenica scorsa in via Giovanni Tappia durante una processione religiosa, un nuovo grave fatto di sangue è stato registrato nel rione delle Case Nuove, a due passi da piazza Garibaldi. Un commando composto da due sicari è entrato in azione in via Michelangelo Ciccone. Il raid è scattato poco dopo le due di martedì notte e ad avere la peggio è stato il 26enne Enrico Esposito, rider di professione, che in quel momento stava rincasando dopo una partita a calcetto a Ponticelli alla quale aveva partecipato. Il giovane, centrato da un solo colpo di pistola a una gamba, è stato subito trasportato al Vecchio Pellegrini, dove ieri mattina è stato poi sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Il 26enne resta per il momento ricoverato nel nocosomio della Pignasecca, ma non è per fortuna in pericolo di vita. Il giovane non ha alle spalle precedenti penali e non è affiliato a clan, la polizia - che sta indagando sul caso - sta comunque passando al setaccio alcune sue amicizie negli ambienti dei Caldarelli, uno dei gruppi di mala egemoni nella zona insieme ai Mazzarella, ai Marigliano e ai Contini. Il giovane è stato subito soccorso da una volante dell’Ufficio prevenzione generale della Questura di Napoli che proprio in quel momento stava svolgendo un servizio di controllo del territorio. Ai poliziotti Esposito ha spiegato che si trovava da solo in sella al suo scooter, quando all’improvviso due uomini con i caschi integrali l’hanno affiancato con una moto e senza profferire parola hanno esploso un singolo colpo di pistola centrandolo a una gamba. Sulla scena la Scientifica non ha poi effettivamente individuato altri bossoli. Chi ha sparato voleva dunque lanciargli un avvertimento a prova di equivoco, ma non ucciderlo. Il motivo resta però tutto da chiarire. Proseguono intanto le indagini sul tremendo spargimento di sangue consumatosi alla Ferrovia domenica, quando in un’ora e mezzo tra il quartiere Mercato e il Vasto sono avvenuti tre ferimenti in due sparatorie non collegate tra loro. È la Napoli violenta che periodicamente risale alla ribalta, ma questa volta uno dei due episodi appare di difficile ricostruzione. Due giovani, Mauro Russo di 31 anni, e Francesco Pica di 23 sono stati feriti in maniera seria in via Giovanni Tappia durante una processione della Madonna dell’Arco in seguito a una lite tra due donne alla quale ha fatto seguito l’arrivo di uno sconosciuto a bordo di un’auto, che intorno alle 23 ha affiancato il corteo, estratto una pistola e fatto fuoco centrando il primo alla gamba e il secondo alla all’occhio destro. Sempre la polizia era poi intervenuta per un altro agguato avvenuto in via Cesare Rosaroll. Camillo Vitucci, 56enne originario del Vasto, era stato ferito al ginocchio destro con una pallottola ritenuta ed era stato ricoverato anch’egli ai Pellegrini. Un’escalation di sangue sulla quale inquirenti e investigatori vogliono adesso vederci chiaro. © riproduzione riservata

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