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Francesco II di Borbone
27 Maggio 2025 - 08:20
La preside Anna Morvillo e, a destra, la giornalista del Roma, Rosa Benigno
NAPOLI. Straordinaria esibizione dell'Inno delle Due Sicilie, composto da Giovanni Paisiello, reso entusiasmante e potente dai giovanissimi studenti dell’Orchestra dell'istituto comprensivo “Paride del Pozzo”, di Pimonte. Sono loro, infatti, i premiati della sezione musicale della IV edizione “Certamen Historicum Francesco II di Borbone”, che si è svolto sabato, 24 maggio, all'Hotel Renaissance di Napoli. Un premio meritatissimo per gli sforzi che docenti e preside profondono per fare emergere i talenti dei ragazzi. L'Orchestra Paride del Pozzo è composta da 42 elementi, diretti dai professori Gaetano Pignataro e Gianni Fusco, che, prima dell'Inno, hanno eseguito un brano da “La Serva padrona” di Pergolesi e un pezzo modernissimo che ha eletto a primi in assoluto, per reali qualità artistiche, i ragazzi del Paride del Pozzo.
Tre studenti del liceo classico dell’Istituto Salesiano “Sacro Cuore di Maria” di Caserta hanno risposto al quesito storico sulla situazione del Regno delle Due Sicilie nel 1860-61 e hanno redatto un elaborato sulla figura di Francesco II. In questa parte del premio, riconoscimenti sono andati ad Alessandro De Rosa, primo classificato, e a Felice Abbondante e Salvatore Lauritano ex aequo.
All'Istituto salesiano, rappresentato da Don Roberto Spataro, della Pontificia Academia Latinitatis, e dalla prof.ssa Antonella Caputo è stata assegnata una targa.
MUSICA PER FORMARE. Da 12 anni l'Orchestra del “Paride del Pozzo” partecipa a concorsi nazionali e internazionali. Molti allievi della scuola si iscrivono al liceo musicale e poi al Conservatorio scegliendo la musica come professione. Alla dirigente dell’Istituto, professoressa Anna Morvillo (nella foto con la giornalista del ROMA, Rosa Benigno), è stata consegnata una targa-riconoscimento per la brillante attività educativa svolta alla guida di più scuole.
La premiazione si è svolta nel corso di una serata di cultura e musica. Di Francesco II di Borbone hanno parlato la professoressa Carmela Maria Spadaro dell’Università Federico II, e il sempre brillante professor Gennaro De Crescenzo, presidente del Movimento Neoborbonico.
IL LIBRO-NOVITA'. Assoluta primizia della serata la lettura di pagine del prossimo romanzo storico dello scrittore friulano Alberto Frappa, che è stato intervistato dalla giornalista del ROMA, Rosa Benigno. «Sto lavorando alla vita dell'ultimo Re di Napoli - ha rivelato Frappa a una sala di ragazzi attenti - quando ho riscontrato analogie tra Francesco II e l'ultimo doge della Repubblica di Venezia. Entrambi molto spirituali, entrambi ultimi sovrani ma con animo gentile. Pur vivendo a Udine, sono stato spinto a interessarmi a Francesco II dal modo in cui me ne ha parlato un artista napoletano, Roberto Bonaventura».
Incantato dalla Napoli festosa, fresca del IV scudetto, Frappa , che è già al suo sesto romanzo storico, si sta misurando con le scarsissime notizie reperibili nei documenti storici riguardanti la figura del Servo di Dio Francesco II di Borbone. Di Frappa ricordiamo i romanzi "Il serenissimo borghese" (2012), "Il parruccaio di Maria Antonietta" ambientato nella Parigi dove sta per scatenarsi la Rivoluzione francese; "La Lanterna nera", dedicato alla Praga del 1600, durante l'impero di Rodolfo d'Asburgo, meta di occultisti e alchimisti. Inoltre, il recentissimo "L'ombra di Tiepolo" (2023) ambientato a Udine nella prima metà del 1700, che ha come protagonista il pittore veneziano.
«Sono venuto a Napoli sulle tracce dell'ultimo Re delle Due Sicilie, e ho riscontrato che su di lui c'è pochissimo - ha spiegato Frappa - anche nella mia ricerca nell'Archivio di Stato ho potuto solo leggere alcune sue lettere. Nel mio romanzo, quindi, dovrò più che altro delineare la sua figura d'uomo mite e molto religioso, per tale ragione considerato "un perdente", mentre aveva invece un'indole santa».
Frappa ha quindi letto qualche pagina del suo futuro romanzo storico, sulla vita di Francesco II bambino e sulla figura imponente della moglie, la Regina Maria Sofia.
MUSICA PER EMOZIONARE. Un grandissima voce e chitarra classica, quella di Fabrizio Mandara che ha toccato e sciolto i cuori sensibili riproponendo brani classici della canzone napoletana. Ha eseguito"Steva 'nu re" (canzone tratta dal film " 'O re" di Luigi Magni, 1989). Poi, Era de' maggio; Fenesta vascia; Santa Lucia luntana; Scetate; un medley con Arapete Fenesta, Ohi Mari' e altri brani che hanno coinvolto con entusiasmo il pubblico, per terminare con l'Inno di Paisiello veramente unico con la sua melodia su chitarra classica. A Fabrizio Mandara, che ha chiuso la prima parte della serata prima dell'intervista e dell'assegnazione dei premi, è andato un lunghissimo e meritatissimo applauso, anche dai giovanissimi componenti dell'Orchestra Paride del Pozzo.
La Principessa Beatrice di Borbone-Due Sicilie ha inviato un messaggio ai partecipanti al Certamen studentesco: "Questo concorso onora la memoria di un re rimasto fedele al suo popolo fino alla fine. Fu un uomo di fede, di coraggio e di dignità nell’avversità. Attraverso questo concorso si manifesta nelle giovani generazioni una passione sincera per la storia, per la verità e per quella memoria napoletana che abbiamo il dovere di custodire.Ma la storia non si racconta solo con le parole : si canta, si suona, si dipinge. Vorrei complimentare in modo particolare gli studenti musicisti. Sono sicura che vi porteranno momenti di emozione e bellezze permettendo alla storia di vibrare".
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