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LA CONFERENZA
24 Novembre 2025 - 13:08
L'allenatore del Napoli presenta la sfida contro il Qarabag di domani a Fuorigrotta
Antonio Conte apre le conferenze della vigilia di Champions League allo stadio “Maradona”. L’allenatore presenta la sfida di domani contro il Qarabag, valida per la quinta giornata di champions League.
Partita importante e decisiva contro un avversario che non ha il nome ha i punti…
“Sappiamo tutti cosa ha rappresentato Maradona per Napoli, e sarebbe bello dedicargli qualcosa di importante. Il Qarabag ha fatto benissimo fino ad ora, sfiorando la vittoria contro il Chelsea. Hanno gente di qualità e faranno una grande gara. Ci vorrà tanta energia sin dall’inizio, e loro ne metteranno sicuramente tanta”
Quanto le pesa la problematica degli infortuni?
“Si, la lista è lunga e mettiamoci anche Alex Meret, il portiere degli scudetti. Ogni allenatore ha delle cose che può controllare e può indirizzare. Quello che non si può controllare sono i giocatori da tenere a disposizione. Da inizio anno stiamo continuando a fare di necessità virtù, cercando di sopperire a queste situazioni. Sono i calciatori che vanno in campo che fanno la differenza. L’allenatore deve cercare delle soluzioni e cercare il modo migliore per gestire questi momenti. Spero presto di avere una scelta più vasta e di non dover seguire sempre queste situazioni particolari”.
Come si gestiscono gli impegni ravvicinati?
“Recuperando energie e forze. Contro l’Atalanta c’è stato un dispendio importante. Abbiamo fatto una gara molto intensa, di grande energia. Ci portiamo dietro la positività della prestazione e dei tre punti. Questo ci dà morale e ci dà linfa, sapendo che domani ci sarà un’altra partita importante come lo era con l’Atalanta. Domani è uno step che ha sicuramente un rilievo nel cammino di Champions. Ci arriviamo in maniera giusta, sapendo che dobbiamo dare tutto quello che abbiamo”.
Come stanno gli acciaccati?
“Per Hojlund e Rrahmani abbiamo fatto sostituzioni tecnico-tattiche. perché anche Amir veniva da due partite in nazionale e aveva speso molte energie. Lo stesso per quanto riguarda Hojlund. Per Gilmour e Spinazzola mi piacerebbe che ne parlassero più i medici. Sono più specializzati su certe cose. Di certo non sono infortuni muscolari, ma i tempi di recupero oggi non riesco ancora a saperli”.
A che punto è il processo di coinvolgimento di tutti i giocatori?
“Io penso che la gara con l’Atalanta sia stata chiara. Hanno giocato cinque giocatori nuovi più Elmas che è entrato dalla panchina. Penso che siano coinvolti e penso che lo siano abbastanza. C’è anche l’indisponibilità di tanti calciatori, e quindi bisogna sfruttare questo tipo di situazioni per migliorare e cercare di coinvolgere tutti”.
Neres e Lang che risposte le hanno dato?
“Noa è arrivato quest’anno, Neres c’era già l’anno scorso e in molte partite è stato decisivo. Non stiamo conoscendo un giocatore nuovo. Contro l’Atalanta c’è stata un’ottima prestazione in fase realizzata e c’è da continuare. Ora c’è una nuova partita e bisogna dare delle conferme”
Si proseguirà con la difesa a tre?
“La svolta è figlia dell’emergenza. Ma non tanto la difesa a tre, ma il centrocampo a due. Serve per avere la possibilità di avere un’alternativa in panchina, e mi riferisco a Elmas anche se non è proprio il ruolo suo. Più che difesa a tre parlerei di centrocampo a due, bisogna continuare e fare di necessità virtù. Bisogna presentare in campo una squadra che sa sempre cosa fare”.
Lukaku sabato era molto coinvolto. Quanto è importante recuperarlo? Ci sarà con la Roma?
“Per la Roma non è assolutamente pronto. Ha ancora un po’ da lavorare. Stiamo parlando di un giocatore riconosciuto a livello internazionale. Lui ci dà tanto sia quando ha giocato sia all’interno dello spogliatoio. Si è curato per molti mesi in Belgio e ora è con noi. Questo è importante perché sono situazioni in cui bisogna mettersi l’elmetto e tutti possono dare il loro contributo”.
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