Cerca

Il parcheggio di piazza Vittoria: un beneficio per la circolazione

Al di là degli esiti giudiziari riguardanti la controversa realizzazione del parcheggio sottostante piazza Vittoria, deliberata dalla Giunta comunale ma non ancora approvata dal Consiglio, riteniamo comunque doveroso interrogarci sull’efficacia di quest’opera, scevri da ogni condizionamento ideologico. Siamo tutti d’accordo sulla necessità di potenziare e sviluppare il trasporto pubblico per meglio soddisfare la domanda di mobilità urbana, ma allo stato, e chissà per quanto tempo ancora, questa speranza è destinata a restare tale. In ogni caso, per quanto efficiente potrà diventare questo servizio non sarà mai in grado di assorbire tutti gli spostamenti che, quotidianamente, avvengono con i mezzi privati. Altrettanto unanime, ci sembra, il consenso per un centro cittadino sempre più a misura d’uomo con crescenti zone pedonalizzate e a traffico limitato. Per perseguire questi obiettivi, però, occorre strutturare la città in modo da rendere le strade più scorrevoli, riducendo il traffico e quindi le emissioni inquinanti, a tutto vantaggio anche della velocità commerciale dei bus pubblici. E qual è lo strumento per decongestionare la circolazione veicolare e liberare le carreggiate dalle auto? I parcheggi. Dobbiamo convincerci che tali infrastrutture non sono il “demone” che trasforma la città in un inferno di lamiere e gas tossici, bensì un grande ausilio per la mobilità urbana. Se, infatti, ci soffermiamo con attenzione per capire le cause degli ingorghi e dei rallentamenti nella nostra città, ci accorgiamo che, nella stragrande maggioranza dei casi, hanno origine dalla sosta dei veicoli. Senza le auto parcheggiate ai margini delle strade - in stalli autorizzati, oppure in divieto, o, peggio ancora, in seconda e tripla fila - le carreggiate sarebbero più capienti e, quindi, la circolazione più fluida. Una soddisfacente offerta di sosta esterna alle carreggiate, inoltre, consentirebbe di evitare tutti quei rallentamenti dovuti all’affannosa ricerca di un posto-auto, oltre che liberare in superficie le strade ai fini anche di una più sicura pedonalizzazione. Sono anni che la città si sta interrogando sul destino del Lungomare e sulle iniziative da mettere in campo per la sua valorizzazione. Ebbene, riteniamo che il parcheggio interrato di piazza Vittoria, dove ricoverare i veicoli, in modo sicuro e senza impatto ambientale (il progetto prevede infatti aiuole e aree verdi in superficie), sarebbe di assoluto beneficio per l’ottimale fruizione di un posto unico al mondo. Non si capisce perché in altre grandi città europee sia stato possibile realizzare immense aree di sosta sotterranee, anche in pieno centro – vedi per esempio, Parigi e Madrid - e persino sott’acqua, come ad Amsterdam ed Hong Kong, mentre da noi la semplice ipotesi di realizzarli fa inorridire e gridare allo scandalo. Senza considerare che una maggiore offerta di sosta consentirebbe anche di risolvere un’altra piaga storica della nostra città: i parcheggiatori abusivi che possono prosperare ad ogni angolo di strada facendo leva proprio sull'esigua disponibilità di posti-auto regolari. Il nodo della questione semmai è un altro e riguarda la destinazione d’uso delle nuove infrastrutture da realizzare che, all'interno del perimetro urbano, devono essere prevalentemente al servizio dei residenti. Mentre al suo esterno vanno concepite a sostegno dell'intermodalità per consentire, a chi proviene da fuori città, di lasciare l'auto e proseguire il percorso con altri sistemi di trasporto (ferrovie, metropolitane, autobus ecc.). Tutto ciò, naturalmente, va definito nell'ambito di uno specifico piano di settore, il Pums - Piano urbano della mobilità sostenibile - tenendo conto che quello urbano dei parcheggi, ormai obsoleto, non è mai sato attuato, con le deleterie conseguenze evidenti a ciascuno di noi.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori